Un libro di foto su Lucio Pozzi a Firenze

Il Teatro di Marino
Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio

Crowd
Presentazione del volume
Lucio Pozzi a Firenze
Carlo Cambi Editore
Mercoledì 15 dicembre, ore 18.30

Interverranno:
Alberto Salvadori, Direttore del Museo Marino Marini
Giuliana Videtta, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
Pier Luigi Tazzi, curatore
Carlo Frittelli, Direttore Frittelli Arte Contemporanea
Lucio Pozzi
Il Teatro di Marino ospita mercoledì 15 dicembre, alle ore 18.30, al piano terra del Museo, Crowd,  presentazione del libro fotografico Lucio Pozzi a Firenze, Carlo Cambi Editore, a cura di Pier Luigi Tazzi. Il volume documenta  una serie di eventi dedicati all’artista Lucio Pozzi, che si sono svolti a Firenze nei mesi di ottobre e novembre 2010: l’azione I Like Painting And Painting Likes Me compiuta nel loggiato all’Accademia di Belle Arti e la mostra Endless alla galleria Frittelli Arte Contemporanea. Ne parleranno: Alberto Salvadori, Direttore del Museo Marino Marini, Giuliana Videtta, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Pier Luigi Tazzi, curatore, Carlo Frittelli, Frittelli Arte Contemporanea e Lucio Pozzi.
Sempre mercoledì 15 dicembre, alle ore 10 presso il Cenacolo (aula magna) dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Lucio Pozzi terrà, come visiting professor, alla presenza della direttrice Giuliana Videtta, di Pier Luigi Tazzi e del corpo docenti, una lezione/conferenza agli studenti dell’Accademia.

Lucio Pozzi (Milano 1935) durante tutta la sua attività ha mostrato una straordinaria capacità di rinnovare il proprio linguaggio e modo di operare. Personalità eclettica, sempre aperta alle sperimentazioni di originali forme espressive e di nuovi materiali, Pozzi ha spaziato dal collage alla pittura, dall’installazione alla performance. In particolare la pratica della pittura, per la quale ha sempre cercato soluzioni inaspettate, ha rappresentato una costante di tutto il suo lavoro, accompagnata da  un’incessante riflessione teorica sul fare arte.
L’azione proposta all’Accademia di Belle Arti, iniziata il 4 ottobre, sollecitava lo spettatore a interrogarsi su quale sia il ruolo della pittura e cosa questa rappresenti rispetto a vari tipi di platea, sulla tensione fra il registro privato del dipingere ed il metterlo in mostra. L’artista ha eseguito in pubblico uno dei suoi lavori più immediatamente identificabili: un Crowd Painting, in bianco e nero della lunghezza di 25 metri. Questo corpo a corpo con la pittura lo ha visto impegnato giornalmente per 3 settimane nel loggiato dell’Accademia di Belle Arti, di fronte a Piazza S. Marco, in continua relazione con la città.
“Il titolo di quest’opera – come scrive lo stesso Lucio Pozzi – prende spunto dal titolo dell’azione del 1974 I Like America And America Likes Me di Joseph Beuys, alla René Block Gallery di New York. In quell’occasione Beuys passò giornate intere dietro una grata in compagnia di un coyote. Questo animale rappresenta il ponte fra lo spirituale ed il corporeo per coloro che abitano l’America da prima dell’arrivo degli europei. Il mio non è tanto un omaggio a Beuys quanto un parallelo al suo contesto e messaggio. La Pittura ha perso le funzioni al servizio delle quali era stata sottoposta per millenni. In qualsiasi delle sue innumerevoli forme essa ora rappresenta per noi un ponte fra il corporeo e lo spirituale. È divenuta una tecnica che nella sua versatilità come nessun’altra offre la possibilità di marcare il tempo, le emozioni ed il pensiero con l’impronta tattile dell’esistenza”.

Contemporaneamente dal 9 ottobre alla galleria Frittelli Arte Contemporanea è stata presentata Endless, una mostra che proponeva alcuni nuclei fondamentali della  produzione di Lucio Pozzi e ha offerto un approccio all’eterogenea opera dell’artista, con un percorso svincolato da griglie cronologiche. Il filo conduttore della mostra era il rifiuto sistematico del principio di unicità dello stile: l’artista procede utilizzando gli strumenti che l’arte gli mette a disposizione – materiali, processi, tecniche – senza regole fisse, al fine di creare un “fraintendimento creativo” come dialogo aperto e sfaccettato tra spettatore e autore dove nessuno dei due si sottomette alle leggi dell’altro.

Il Teatro di Marino è un format che accoglie una serie di appuntamenti con contributi di artisti, autori, critici, performers e musicisti. L’idea nasce dalla volontà di mettere in gioco lo spazio, le opere e la storia di Marino Marini con protagonisti della scena artistica contemporanea. Il museo verrà pervaso ogni volta, per un giorno al massimo, da presenze che porteranno le loro esperienze, la loro poetica la loro identità all’interno dello spazio di San Pancrazio a Firenze.

Lucio Pozzi a Firenze
organizzazione e coordinamento Frittelli Arte Contemporanea
in collaborazione con Accademia di Belle Arti e Museo Marino Marini di Firenze

Informazioni:
Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio
Tel. 055 219432
info@museomarinomarini.it

Orario:
dalle 10 alle 17, chiuso la domenica e il martedì

Ufficio stampa Museo Marino Marini:
Davis & Franceschini
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
davis.franceschini@dada.itwww.davisefranceschini.it

Comunicazione:
Neri Torrigiani
rsvp@torrigiani.comwww.torrigiani.com

Per la Stampa

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