Pocket Museums: workshop di Pietro Ruffo al MUDEC

Pietro Ruffo
Pocket Museums

a cura di Marcello Smarrelli

nell’ambito di E-STRAORDINARIO
giovedì 1 ottobre 2015
MUDEC – Museo delle Culture di Milano
Programma di formazione aziendale attraverso l’arte contemporanea

Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali, Business School del Sole 24 Ore

La Fondazione Ermanno Casoli rinnova per il quarto anno consecutivo la partnership con il Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali, Business School del Sole 24 Ore. Giovedì 1 ottobre, sarà organizzato presso il MUDEC, Museo delle Culture di Milano, il workshop dal titolo Pocket Museums che rientra nell’ambito di E-STRAORDINARIO, progetto di formazione aziendale attraverso l’arte contemporanea, modello assolutamente innovativo sperimentato con successo dal 2009 ad oggi dalla FEC.

Il workshop sarà condotto dall’artista Pietro Ruffo, affiancato dal formatore aziendale Piero Tucci, partner della società di formazione M&D e da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli e curatore di E-STRAORDINARIO.

Pocket Museums si svilupperà a partire dai cambiamenti in atto con la riforma del Ministero dei Beni Culturali dovuti al Ministro Dario Franceschini, con i quali sono stati nominati direttori e soprintendenti per il nuovo corso del MiBACT. È prevista anche la partecipazione di Andrea Viliani, direttore del MADRE di Napoli, che illustrerà come impostare una programmazione culturale di un museo pubblico e come progettare una application per un’ipotetica direzione di un museo.

Ai partecipanti al workshop sarà assegnato uno dei 26 musei del circuito AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e saranno invitati a scrivere un proprio statement individuale, come se si candidassero alla direzione del museo a loro assegnato. Nello statement dovranno riportare e declinare 5 concetti chiave (caratterizzati da diversi colori) che orienteranno la direzione dell’istituzione, individuando inoltre un’immagine che la rappresenti (un’opera della collezione, un dettaglio architettonico, il logo…). Nella seconda parte del lavoro, guidati da Pietro Ruffo, passeranno alla realizzazione di una “mappa simbolica”, grazie alla quale emergeranno a livello visivo le differenti strategie per le direzioni dei musei, stabilendo le possibili relazioni tra loro. Come in ogni E-STRAORDINARIO, al termine del workshop con Pietro Ruffo, toccherà al formatore aziendale Piero Tucci “tradurre” le metafore scaturite dal laboratorio artistico in messaggi comportamentali applicabili in un’organizzazione.

Pietro Ruffo
Nato a Roma nel 1978, Pietro Ruffo è laureato in architettura, è stato titolare di una borsa di ricerca presso The Italian Academy for Advanced Studies – Columbia University, New York per l’anno 2010- 2011, ha vinto nel 2009 il Premio Cairo e nel 2010 il Premio New York, residente nel 2010 presso l’I.S.C.P. The International Studio & Curatorial Program New York, residente nel 2012 presso la Nirox Foundation Johannesburg Sud Africa, e nel 2013 presso la Fountainhead Residency di Miami.

La poetica di Ruffo è legata agli elementi base della sua formazione da architetto: il progetto, la carta e il disegno. Ogni sua opera, infatti, ha origine da una meticolosa progettazione, attenta al minimo dettaglio, e prende forma sul foglio attraverso il segno delicato ma incisivo.

Tra le principali mostre personali e collettive si ricordano: SPAD SVII, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; The political gymnasium, Blain Southern London; A complex istant, Moscow, special project per la quarta biennale di Mosca; Irhal – Irhal, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Roma.

Ha esposto inoltre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Istituto Italiano di Cultura Los Angeles; Centro arti visive Pescheria, Pesaro; M.A.R. Museo d’Arte della città di Ravenna; M.A.D Museum of art and design New York; MACRO Museo d’arte contemporanea comune di Roma; TEA, Tenerife Espacio de Las Artes, Islas Canarias Spagna; Kaoshiung Museum of Fine Arts, Taiwan; Taichung Creative Cultural Park, Taiwan, Cassina Show room, New York.

I suoi lavori fanno parte di diverse collezioni museali, e fondazioni private come Deutsche Bank Foundation, M.A.M.B.O Museo d’arte moderna Bologna, MACRO Museo arte contemporanea Roma, MAXXI Museo delle arti del XXI secolo Roma, MAR Museo d’arte contemporanea Ravenna, Fondazione Pastificio Cerere (Roma), Fondazione Giuliani (Roma), Depart Foundation (Rome, L.A.), Fondazione Guastalla (Switzerland), e Lodeveans Collection (London).

Fondazione Ermanno Casoli
La FEC nasce nel 2007 a Fabriano (AN), in memoria del fondatore dell’impresa Elica. La Fondazione è da sempre impegnata nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. In tutte le attività, la FEC assume il ruolo di mediatore – in collaborazione con le società di formazione – garantendo agli artisti piena autonomia e libertà di espressione e all’azienda coerenza e compatibilità delle iniziative con le proprie esigenze e i propri obiettivi. Gli artisti contemporanei entrano direttamente nel cuore delle aziende, dialogando coi dipendenti nel contesto di workshop e laboratori che stimolano creatività, innovazione, spostamento dei punti di vista, contribuendo a migliorare gli ambienti di lavoro. Con E-STRAORDINARIO la FEC ha messo a punto un progetto di formazione che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: attraverso un ciclo di incontri teorici e di workshop, in cui artisti di fama internazionale vengono messi al centro dell’attività formativa e lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con un trainer specializzato in formazione manageriale. Tra le aziende e istituzioni per le quali la FEC ha realizzato E-straordinario si segnalano, oltre a Elica: ACRAF – Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco, Confindustria Ancona, Gruppo Sole 24 ORE, Bricocenter, MSD, Biotronik, Jungheinrich. Per E-STRAORDINARIO la FEC ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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