30/60 Opere dalla collezione del FRAC Champagne-Ardenne al Museo Marini

Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio

30/60 Opere dalla collezione del FRAC Champagne-Ardenne
a cura di Leonardo Bigazzi e Florence Derieux
3 Luglio – 31 Luglio 2014

Inaugurazione:
mercoledì 2 Luglio, ore 18

Il Museo Marino Marini, a Firenze, inaugura mercoledì 2 luglio, ore 18.00, 30/60 Opere dalla collezione del FRAC Champagne-Ardenne, a cura di Leonardo Bigazzi e Florence Derieux. Organizzata in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra le città di Firenze e Reims, firmato il 3 Luglio del 1954, la mostra presenta per la prima volta in Italia una selezione di opere della collezione del FRAC Champagne – Ardenne. La mostra è parte del programma di collaborazioni e progetti che il FRAC Champagne-Ardenne ha sviluppato quest’anno in Francia e all’estero durante il rinnovamento dei suoi spazi espositivi e in occasione del trentesimo anniversario dalla sua fondazione.


Creato nel 1984, il FRAC Champagne-Ardenne (Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea) è un’istituzione francese attiva nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Come li altri FRAC in ciascuna delle regioni francesi, è dedicato alla creazione e alla diffusione della sua collezione di arte contemporanea, al design e alla produzione di mostre, alla pubblicazione di materiali di approfondimento e all’organizzazione di campagne di sensibilizzazione sull’arte contemporanea per il più ampio pubblico possibile. La collezione del FRAC Champagne-Ardenne, che conta oltre 800 opere, riflette la straordinaria varietà di mezzi e linguaggi della pratica artistica contemporanea dagli anni ’60 fino ai giorni nostri (pittura, scultura, video, fotografia, installazioni ecc.).


In mostra a Firenze arriveranno molte delle opere più rappresentative della collezione come Milk (1984) dell’artista canadese Jeff Wall (Vancouver, 1946). L’opera è una delle sue più famose lightbox ed è stata esposta in alcuni dei più importanti Musei del mondo come la Tate Modern di Londra. Saranno esposte anche un nucleo di opere “storiche” della collezione tra cui Quelques m et cm d’Albuplast di Erik Dietman, opera del 1964 appartenente alla sua famosa serie degli Sparadraps, oggetti di uso quotidiano ricoperti di nastro adesivo, e La Joconde est dans les escaliers / Bin in zehn Minuten zurück. Mona Lisa di Robert Filliou (1969).

La mostra include lavori di alcuni degli artisti più conosciuti della scena francese contemporanea come: La toison d’or di Pierre Huyghe (1993), documentazione fotografica di uno dei primi progetti pubblici dell’artista realizzato durante il carnevale di Digione; il video Cities of Gold and Mirrors di Cyprien Gaillard (2009), prodotto in occasione della sua mostra personale al FRAC Champagne-Ardenne e girato dall’artista in Messico in 16mm. Uno sguardo attento è stato dedicato anche alla nuova generazione di artisti francesi tra cui Aurélien Froment, Emilie Pitoiset, Lili Reynaud Dewar, Clément Rodzielski.


Tre gli artisti italiani in mostra: Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) con Modena, sei fotografie realizzate tra il ’75 e il ’79 in un museo della città emiliana; Paolo Gioli (Sarzano di Rovigo, 1942) con L’Uomo di Eakins del 1982, opera dedicata a una personale reinterpretazione degli studi ottocenteschi sui movimenti del corpo umano del pittore americano Thomas Eakins e del fisiologo francese Etienne Jules Marey; Michele Zaza (Molfetta, 1948), con la serie fotografica Cielo Abitato del 1985 nella quale il volto stesso dell’artista appare dipinto di bianco, nero e blu.

In totale saranno esposte le opere di 26 artisti: Dara Birnbaum, Tom Burr, Martin Boyce, Julien Carreyn, John Coplans, Erik Dietman, Jimmie Durham, Latifa Echakhch, Ruth Ewan, Robert Filliou, Aurélien Froment, Cyprien Gaillard, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Rodney Graham, Lothar Hempel, Pierre Huyghe, Barbara Kasten, Matt Mullican, Christodoulos Panayiotou, Émilie Pitoiset, Lili Reynaud-Dewar, Clément Rodzielski, Jeff Wall, Franz West, Michele Zaza.

La mostra è realizzata grazie al sostegno di: Città di Reims, Ministero della Cultura e della Comunicazione Francese, Consiglio Regionale della Champagne-Ardenne, Institut français Firenze, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Nuovi Mecenati, nouveaux mécènes – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e con il Patrocinio del Comune di Firenze.


FRAC Champagne-Ardenne

I Fondi Regionali per l’Arte Contemporanea (FRAC) sono collezioni pubbliche istituite nel 1982 dal Governo francese per favorire la diffusione e la conoscenza dell’arte contemporanea a livello regionale. Oggi i FRAC sono 23, e in poco più di 30 anni hanno messo insieme quasi 25000 opere d’arte di oltre 4000 artisti. Considerata nel suo insieme, quella dei FRAC è la terza collezione pubblica per estensione dopo quella del Cnap (Centre national des art plastiques) e quella del Musée national d’art moderne – Centre Georges Pompidou.

Creato nel 1984, il FRAC Champagne-Ardenne è attiva nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Così come le altre FRAC nelle altre regioni francesi, ha come obbiettivo principale quello di creare una collezione di opere d’arte contemporanea, di produrre e organizzare mostre personali o collettive di artisti e di promuovere, attraverso attività educative e pubblicazioni, una maggiore comprensione dei linguaggi contemporanei. Dal 1990 la sede espositiva del FRAC Champagne-Ardenne si trova negli spazi dell’antico Collegio dei Gesuiti a Reims ed è diretto dall’Aprile del 2008 da Florence Derieux.

L’attività espositiva del FRAC Champagne-Ardenne si è sempre distinta per il carattere altamente sperimentale e innovativo. Molti degli artisti esposti agli inizi della loro carriera al FRAC Champagne-Ardenne sono poi diventati tra i più importanti giovani protagonisti del panorama internazionale dell’arte contemporanea come Mircea Cantor, Latifa Echakhch, Cyprien Gaillard, Lili Reynaud Dewar.

La collezione del FRAC Champagne-Ardenne, che conta oltre 800 opere, riflette la straordinaria varietà di mezzi e linguaggi della pratica artistica contemporanea dagli anni ’60 fino ai giorni nostri (pittura, scultura, video, fotografia, installazioni ecc.). Le opere della collezione sono spesso concesse in prestito ad altre istituzioni pubbliche sia in Francia che all’estero, e il FRAC organizza numerosi eventi in partnership con altre istituzioni regionali per intercettare un pubblico vasto e diversificato facilitando una disseminazione partecipativa della propria collezione.

I curatori

Florence Derieux (Nîmes, 1973), storica dell’arte e curatore, dal 2008 è direttore del FRAC Champagne-Ardenne, dove ha curato mostre personali di importanti artisti contemporanei, tra cui: Francesco Arena, Tom Burr, Latifa Echakhch, Cyprien Gaillard, Marine Hugonnier, Nick Mauss, Clément Rodzielski, Sterling Ruby, Apichatpong Weerasethakul e molti altri. Prima di arrivare al FRAC Champagne-Ardenne ha lavorato come curatore al Palais de Tokyo a Parigi (2000-2002), Museo Picasso ad Antibes (2002-2004), Musée cantonal des Beaux-Arts di Losanna (2005-2006) e al Magasin – Centre national d’art contemporain di Grenoble (2007). Derieux ha pubblicato numerosi cataloghi monografici e collabora con alcune delle più importanti riviste specialistiche tra cui Flash Art, Mousse, Art Press, Frieze, Frog et South.

Leonardo Bigazzi (Fiesole, 1982) è curatore e consulente per l’arte contemporanea di base a Firenze. È il curatore de Lo schermo dell’arte Film Festival, progetto internazionale dedicato alle relazioni tra cinema e arte contemporanea, con il quale collabora sin dalla prima edizione nel 2008. Nel contesto del Festival è inoltre il curatore di VISIO European Workshop on Artists’ Moving Images, arrivato alla sua III edizione, e di Notti di Mezza Estate, il programma estivo annuale de Lo schermo dell’arte. Dal 2012 collabora con il Festival Kino der Kunst di Monaco di Baviera per il quale cura il Project Pitch/Kino der Kunst Project Award, premio dedicato ai giovani artisti under 35. In qualità di consulente collabora dal 2012 con il Gucci Museo a Firenze per le mostre organizzate in collaborazione con la François Pinault Collection.

Le foto sono di Dario Lasagni.

Legenda opere nelle foto

1) Sacello
Lothar Hempel, Wirst du jemals erwachsen werden? (Will You Ever Grow Up?), 2007

2) Ex-didattica (da sinistra a destra)
Pierre Huyghe, La toison d’or, 1993
Aurélien Froment, Inventaire de succession, 2006
Michele Zaza, Cielo Abitato, 1985
Tom Burr, Folding (Silver) Screen, 2008

3) Luigi Ghirri, Modena, 1975-1979 (6 fotografie a colori)

4) Da sinistra a destra
Dara Birnbaum, Canon: Taking to the Streets, Part One: Princeton University – Take Back the Night, 1990 (video)
Tom Burr, Susan’s Sleeping, 2011
Rodney Graham, Continuous Transformation of the Form of a Child’s Sled Into That of Another, 2000

5) Dall’alto in basso
Latifa Echakhch, Sans titre (11 mars 2005), 2005 (video)
Ruth Ewan, We Could Have Been Anything That We Wanted To Be, 2011
Jimmie Durham, Paradigm for an Arch, 1994

6) Cripta, veduta generale (da sinistra a destra)
Franz West, Sans titre, 1996
Jimmie Durham, Paradigm for an Arch, 1994
Jeff Wall, Milk, 1984
Erik Dietman, Quelques m et cm d’Albuplast, 1964

Museo associato AMACI

Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Tel. +39 055 219432
info@museomarinomarini.it – www.museomarinomarini.it

Orario:
10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti:
intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3

Ufficio stampa Museo Marini:
Davis & Franceschini
Tel. + 39 055 2347273 – Fax + 39 055 2347361
davis.franceschini@dada.it – www.davisefranceschini.it

Per la Stampa

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