π THE IRRATIONAL CITY 2.0 a Venezia fino a novembre

π THE IRRATIONAL CITY 2.0
Paolo Cesaretti e Antonella Dedini

Venezia, Stazione di S. Lucia
Sino a Novembre 2013

Un grande π luminoso campeggia nella stazione di Santa Lucia, a Venezia. È THE IRRATIONAL CITY 2.0 di Paolo Cesaretti e Antonella Dedini, un’installazione alta cinque metri, appena collocata all’ingresso della città e visibile fino alla fine di novembre 2013. Si tratta di un’opera site-specific che interviene all’interno del perimetro della stazione, inteso come punto di passaggio fra la terra ferma e la città lagunare.

THE IRRATIONAL CITY 2.0 si presenta come un sorta di incidente visivo che accade quando meno te lo aspetti. È un elemento fuori registro rispetto al contesto dove è collocata. Grazie alla disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana e Grandi Stazioni, l’installazione è posta sul muro di una cabina elettrica ai margini dei binari, in fondo alle pensiline: il pi-greco – illuminato di un rosso intenso visibile ai flussi dei viaggiatori in arrivo e partenza – è un elemento sorprendente che suscita domande e curiosità da parte dei passeggeri in transito.

Suscitare empatia e sollevare domande è uno degli obiettivi del progetto THE IRRATIONAL CITY, presentato da Paolo Cesaretti e Antonella Dedini lo scorso anno a Venezia. L’installazione, nella forma di un π luminoso, spiccava allora nel cortile di Palazzo Bembo e faceva parte della mostra Traces Of Centuries & Future Steps, dove erano presentate, a fianco di nomi illustri quali Arata Isozaki, Josep Lluis Mateo e Piero Lissoni, le nuove realtà emergenti della ricerca architettonica mondiale.

THE IRRATIONAL CITY 2.0, alla Stazione, è oggi un gesto simbolico che vuole sollevare alcune domande sulla natura di questa città, con riferimento al suo essere straordinaria, città museo cristallizzata in un perimetro temporale e geografico. Ma a Venezia in realtà cosa è irrazionale? I rigidi e perpetui flussi dei turisti o le strade d’acqua condizionate dalle maree? È una città sospesa nel suo passato e chiusa nei suoi confini, che subisce la contemporaneità attraverso le logiche del turismo di massa e delle attività al suo servizio. L’installazione luminosa viene collocata nello snodo urbano che segna il limite fra il tempo contemporaneo della terraferma e il tempo sospeso della laguna. E’ il luogo in cui i due sistemi entrano in conflitto ed il primo si sovrappone semplicemente al secondo senza un reale dialogo.

Il riferimento simbolico utilizzato da THE IRRATIONAL CITY 2.0 è l’idea pitagorica dei numeri quale essenza di ogni cosa o, più precisamente, che i principi della matematica siano anche i principi di tutta la realtà. Coerentemente con questa visione, i numeri algebrici rappresentano costanti fisiche o naturali mentre gli irrazionali definiscono sistemi astratti. Fra gli irrazionali π, prima lettera di περίμετρος (perimetros), in greco ‘misura attorno’, definisce con chiarezza l’attualità di Venezia quale contraddittorio perimetro spazio-temporale.

THE IRRATIONAL CITY 2.0 è un’installazione luminosa temporanea alta 5 metri, realizzata da DELLED utilizzando tecnologia LED di ultima generazione con consumo energetico e impatto ambientale estremamente ridotti. L’installazione luminosa consumerà complessivamente 400w, ovvero meno di un elettrodomestico casalingo.

Paolo Cesaretti e Antonella Dedini, architetti, indagano criteri alternativi di progettazione e interpretazione dello spazio. The Irrational City 2.0 è il loro secondo intervento site-specific che sottolinea gli elementi transitori o permanenti dell’identità di una città. Nel 2011, la loro installazione luminosa Growing By Numbers è diventata un simbolo distintivo della città di Milano. Il progetto è stato selezionato per ADI Design Index 2011 e concorre per il Compasso d’Oro.

Le foto sono di Lorenzo Pennati.

www.paolocesaretti.it
www.antonelladedini.it

π THE IRRATIONAL CITY 2.0

Venezia, Stazione di Santa Lucia
Sino a novembre 2013

Realizzazione:
Delled Srl

Con il supporto di:
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