Gary Indiana al Museo Marini

2/3 maggio 2012
MUSEO MARINO MARINI – CASA EDITRICE TEXTUS

GARY INDIANA a Firenze al Museo Marino Marini
Esce in Italia Tre mesi di febbre. Storia del killer di Versace (Textus)

l 2 maggio Gary Indiana, sarà a Firenze, ospite del Museo Marino Marini, per presentare il suo libro Tre mesi di febbre. Storia del killer di Versace, in uscita nella collana “I romanzi della realtà” diretta da Walter Siti per l’editore Textus. Il libro verrà presentato alle 18,30 da Walter Siti. Gary Indiana, uno dei protagonisti dell’avanguardia americana degli anni ’70 – ’80 (ha lavorato con Jim Jarmush, Taylor Mead, l’attrice-feticcio di Andy Warhol, Viva, Bill Rice) e autore  con Louise Bourgeois del libro To Whom It May Concern, il 3 maggio inaugura la mostra La verità è figlia del tempo non dell’autorità di LOVETT \ CODAGNONE con la performance Like Nightfall in the Morning assieme a Sandra Ceccarelli e Marco Mazzoni.

I

“ Vicende archetipiche, raccontate in maniera eccellente, capaci di affascinare chiunque.” William Burroughs (suo intimo amico, a proposito dei primi romanzi)
“Coniugando ricerche approfondite con la sua abile prosa, Indiana critica aspramente il narcisismo contemporaneo e il culto della celebrità.” – New York Times Book Review

Spietato serial killer segnato da un’infanzia difficile o gigolò d’alto bordo affamato di jet-set e appassionato di sesso estremo? Personalità instabile alla costante ricerca del consenso degli altri o brillante maestro di travestimenti dalle molteplici identità? Chi era davvero Andrew Cunanan, il venticinquenne gay che nel luglio del ‘97 uccise con due colpi di pistola Gianni Versace davanti alla sua villa di Miami Beach? Gary Indiana decostruisce e ricompone la vita di questo ragazzo di origini filippine nato in California che si vergogna della propria nazionalità e a scuola si fa passare per un nobile di origine portoghese. Cunanan è bello, intelligente, ambizioso, sa come sedurre. Ricercatissimo, comincia a farsi pagare per le sue prestazioni, adora gli abiti firmati, le macchine di lusso, la droga. Un pastiche letterario, in cui Indiana mischia cronaca, reportage, inchiesta e fiction: un caleidoscopio di eventi che conduce ai tre mesi di febbre, quel cruciale lasso di tempo in cui Cunanan diventa un killer, lasciando dietro di sé una scia di sangue da Minneapolis fino alla Florida. Prima di uccidere Versace, toglie la vita a tre suoi amanti, al guardiano di un parco con il solo pretesto di rubargli l’auto, e infine si suicida all’interno di una casa galleggiante in cui si era rifugiato, braccato dalla polizia; ancora a Miami Beach, senza mai essersi allontanato dal luogo del suo ultimo delitto. Tre mesi di febbre è un ritratto veritiero e impietoso della fragilità umana di un omicida e della ‘società delle apparenze’ che lo circonda.

Gary Indiana (1950) scrittore, regista, fotografo e critico d’arte americano, vive tra Los Angeles e New York. Ha scritto, diretto e interpretato numerose pièce teatrali e lavorato per il cinema, collaborando con molti protagonisti dell’avanguardia americana degli anni ’70 – ’80, tra cui Jim Jarmush, Taylor Mead, l’attrice-feticcio di Warhol, Viva, Bill Rice, e spingendosi anche in Europa per partecipare ad alcuni film tedeschi firmati da registi dell’ambiente di Werner Fassbinder. Senior editor per Art Forum e collaboratore di Art in America e The Village Voice, è noto per la sua critica d’arte dallo stile diretto e corrosivo.
Assieme a Louise Bourgeois ha pubblicato nel 2010 il libro To Whom It May Concern, uno degli ultimi lavori dell’artista, in cui suoi acquarelli dialogano con brevi testi poetici di Indiana.
Tre mesi di febbre – suo primo libro pubblicato in Italia – è il secondo volume di una trilogia basata su casi reali di cronaca nera, iniziata con Resentment: a comedy (1997), ispirata al processo ai fratelli Menendez e chiusa da Depraved indifference (2002), ispirato alla vita della famosa serial killer Santee Kimes. Tra gli altri suoi libri, Horse crazy, Gone Tomorrow, Rent boy, e Do everything in the dark.

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