La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
Sei mostre, tra Milano e Torino, saranno ospitate per la XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, che inaugura il prossimo 23 giugno.
Antonio López García al fianco di Caravaggio nella Pinacoteca di Brera; gli scatti dietro le quinte delle creazioni di Tinto Brass all’Università IULM; la storia della metropolitana milanese attraverso le immagini inedite dell’archivio storico di MM, accompagnate da testi di Dino Buzzati alla Fondazione Corriere della Sera; le opere pittoriche di Federica Giglio sempre allo IULM. E ancora, al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo, i quadri di Tahar Ben Jelloun, tra calligrafia e segno, per chiudere con la straordinaria fantasia del Codex Seraphinianus di Luigi Serafini al Circolo dei Lettori di Torino.
A seguire comunicati e immagini delle singole mostre.
Ufficio Stampa:
Davis & Franceschini
Tel. 055 2347273
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
23 giugno ore 18
Sala Buzzati – Fondazione Corriere della Sera, Milano
Inaugurazione Mostra
MILANO SOTTOSOPRA
50° anniversario della rossa
Organizzazione: Metropolitana Milanese Spa
Relazioni istituzionali e comunicazione esterna
Ideazione e cura: Giampiero Bosoni
Progetto grafico e di allestimento: Paolo Giacomazzi
Con il patrocinio culturale del Dipartimento del Design
del Politecnico di Milano Fondazione Franco Albini
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il 23 giugno alle ore 18 sarà inaugurata presso la Sala Buzzati Fondazione Corriere della Sera la mostra “Milano sottosopra. 50° anniversario della Rossa”.
Il 1 novembre 1964 viene inaugurata la prima linea della metropolitana milanese che collega con le sue 21 stazioni piazzale Lotto a Sesto Marelli. I milanesi presto familiarizzano con questo nuovo percorso veloce che si snoda “sotto” la città, simbolo di una Milano moderna e dinamica che guarda al futuro e allo sviluppo.
Metropolitana Milanese festeggia il 50° anniversario della “rossa” con una mostra fotografica itinerante inaugurata nel corso de La Milanesiana che ripercorre, attraverso immagini inedite e sorprendenti tratte dall’archivio storico di MM, le trasformazioni temporanee del paesaggio urbano e quel mondo sotterraneo svelato dai grandi lavori di scavo che misero sottosopra la città dal 1957 al 1964.
Un’occasione per rendere omaggio a progettisti, ingegneri e maestranze che resero possibile la realizzazione di questa grande opera, cambiando per sempre il volto del capoluogo lombardo.
Su gentile concessione di Almerina Buzzati, la mostra Ë arricchita da stralci tratti dai racconti che Dino Buzzati scrisse durante i lavori di scavo della metropolitana.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 luglio.
Il racconto della Metropolitana di Milano sarà protagonista alla Milanesiana anche martedì 24 giugno alle ore 12, sempre in sala Buzzati Fondazione Corriere della Sera: saranno ospiti di un appuntamento dedicato alla parola e alla poesia Pino Roveredo e Roberto Vecchioni, seguiti da un concerto Omaggio a Dino Buzzati per i 50 anni della linea M1 di Andrés Arce Maldonado con Ivana Pantaleo.
MILANO SOTTOSOPRA
50° anniversario della rossa
23 giugno – 10 luglio
Sala Buzzati
Via Balzan 3, ang. via S. Marco 21
Milano
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
24 giugno ore 18
Università IULM, Milano
Inaugurazione Mostra
Federica Giglio
Citazione còlta
Intervengono Federica Giglio e Furio Colombo
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il 24 giugno alle ore 18 sarà inaugurata presso l’Università IULM la Mostra “Federica Giglio. Citazione còlta”.
Intervengono l’artista e Furio Colombo.
“Citazione còlta è l’allucinazione più significativa della mia vita e anche la più bella che io abbia vissuto. Risale al 1998, prima della nascita dei miei figli, con mio marito Enrico. L’ho avuta a Santiago di Compostela al termine di un percorso iniziato a Barcellona. Un viaggio mistico e tempestato dai miei cambi di umore ed eccessi. Santiago era l’arrivo. E proprio lì, una sera, sola in uno spazio aperto mi trovai a camminare sul cielo con un albero di melo capovolto. Ho provato una sensazione inenarrabile, poi tutto è tornato normale, a parte me ovviamente.” Federica Giglio
La mostra rimarrà sarà aperta al pubblico fino al 10 luglio.
Federica Giglio nasce a Livorno nel 1967. Dopo il diploma di liceo artistico a Roma, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Lavora in seguito due anni come assistente nella galleria di Stefania Miscetti a Roma. Nel 1993 esplode la malattia. Nonostante tutto ciò continua a dipingere. Espone con il titolo “Ex Tempore” allo Studio Transit nel 1996 una serie di opere pittoriche informali tecnica mista dal 1990 al 1996. Nel 1999 nasce il figlio Giacomo. Nel 2001 nasce la figlia Margherita. L’attività artistica risente dei disagi della malattia e della nuova visione del privato; nascono opere in maniera sporadica e senza nessuna attenzione alle dinamiche del mercato, critiche, o di galleria. Nel giugno del 2004 viene finalmente diagnosticata bipolare. Grazie a cure mediche adeguate ritrova la grinta per raccontare la sua storia e nell’ottobre dello stesso anno inizia a lavorare al progetto di “MOSTRAMOSTRO”, che espone dopo due anni di uno sforzo corale intenso all’Ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma nel 2006 – si tratta di quattro istallazioni, un video e un catalogo. Espone all’Ex Fabbrica del Vapore a Milano “Benedetta da Dio”, acquisita nel 2012 dal Museo di Busto Arsizio in esposizione permanente. Il 4 Maggio 2013 espone “OLTREOLTREOLTREOLTRE” al Museo della Collicola di Spoleto.
Furio Colombo ha vissuto molti anni negli Stati Uniti, dove ha insegnato, scritto, pubblicato. Ha cominciato a scrivere sul Mondo di Pannunzio negli anni 50, per settimanali, quotidiani, riviste, pubblicando articoli, racconti, interviste, traduzioni di teatro. Ha lavorato alla Olivetti in Italia e negli Usa. È stato presidente della Fiat Usa. È stato direttore dei Programmi culturali della Rai. Ha viaggiato nell’America Latina, in Asia ( guerra del Vietnam), in Medio Oriente (Guerra dei sei giorni). È l’autore di un centinaio di documentari televisivi. Ha collaborato per il cinema con Rosi, Antonioni, Montaldo Lizzani. Ha diretto la “Rivista dei libri”, versione italiana della “New York Review of Books”, “Architettura, Cronaca e Storia” ( fondata da Bruno Zevi), il quotidiano “l’Unità” ( 2001‐2005). È stato parte del Gruppo 63 e ha partecipato alla fondazione del DAMS di Bologna. È co‐direttore di “Nuovi Argomenti”. È editorialista del “Fatto Quotidiano”. È stato deputato o senatore in tre legislature (1996, 2006, 2008).
Federica Giglio
Citazione còlta
Progetto dell’allestimento a cura di Enrico Cerioni
24 giugno – 10 luglio
Università IULM
IULM 1, V piano Via Carlo Bo, 1
Milano
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
28 giugno ore 18
Il Circolo dei lettori, Torino
Inaugurazione Mostra
Luigi Serafini
Codex Seraphinianus anno XXXIII
A cura di Luigi Serafini
Allestimento di Luca Volpatti
Organizzazione Galleria Ceribelli, Bergamo
Intervengono Luigi Serafini, Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica
Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il 25 giugno alle ore 18 sarà inaugurata presso il circolo dei lettori di Torino la mostra “Luigi Serafini. Codex Seraphinianus anno XXXIII”. Interverranno in questa occasione con l’autore Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice.
In mostra un percorso che esplora la fantasia di Luigi Serafini attraverso i disegni originali del Codex Seraphinianus, un’opera unica nella storia dell’arte: enciclopedia immaginaria, atlante di mondi impossibili che riscrive il confine tra arte visiva e scrittura. Saranno in esposizione le tavole originali tratte dall’edizione del Codex del 2006, e quelle dell’introduzione disegnata e scritta appositamente dall’autore per la nuova edizione del 2013. In mostra anche il diorama Elapis e un’installazione inedita del Mezzo tonno, ideata appositamente per la Milanesiana da Luca Volpatti, vera e propria esplosione tridimensionale dell’invenzione senza uguali di Luigi Serafini.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 luglio.
La mostra arricchisce la collaborazione tra La Milanesiana e il Circolo dei lettori, che ogni anno offre al pubblico di Torino l’incontro con scrittori e artisti internazionali. Per l’edizione 2014 del festival saranno tre gli appuntamenti nel capoluogo piemontese, dedicati al tema del “destino dei libri”: si inizia mercoledì 25 giugno con Fabio Geda, Ivan Cotroneo, Michael Cunningham, Mario Andreose e il concerto di Tricarico, mentre giovedì 26 interverranno Howard Jacobson, David Lodge, Nuccio Ordine, il critico Sebastiano Triulzi e il pianista Roberto Cacciapaglia. Appuntamento finale venerdì 27 con il dialogo tra Eshkol Nevo, Tim Parks, Meir Shalev ed Elena Loewenthal, seguiti dal concerto di Erica Mou. Tutti gli appuntamenti, a ingresso libero, si svolgeranno presso il Cortile del melograno del Borgo medievale di Torino.
Luigi Serafini è nato a Roma nel 1949. Nel corso delle sue attività, oltre che di arte, si è occupato, di architettura, design, scenografia, scrittura ecc. Ha pubblicato Codex Seraphinianus, Pulcinellopedia (piccola) e Storie Naturali. Vive e lavora tra Roma e Milano.
Luigi Serafini
Codex Seraphinianus anno XXXIII
25 Giugno – 10 Luglio
Il Circolo dei lettori
Via Bogino 9, Torino
Orario 9.30- 19.30
Ingresso gratuito
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
28 giugno ore 18
Università IULM, Milano
Inaugurazione Mostra
Tinto Brass
Tra popolarità e arte
A cura di Tinto Brass e Caterina Varzi
Allestimento di Luca Volpatti
Interviene Vincenzo Trione
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il 28 giugno alle ore 18 sarà inaugurata presso l’Università IULM la Mostra “Tinto Brass. Tra popolarità e arte”. Interverrà in questa occasione Vincenzo Trione.
La mostra, curata da Tinto Brass e Caterina Varzi, esplora attraverso 26 scatti le creazioni cinematografiche più importanti e il dietro le quinte di un lavoro che, dalla fase più ribelle, di “protesta” dei primi anni, fino alle opere più recenti, è sempre stato spinto da un forte gusto della sperimentazione, e che ha portato il regista a contatto con i maggiori artisti del cinema degli ultimi 50 anni, italiani e internazionali, da Alberto Sordi a Gigi Proietti, a Giancarlo Giannini, Jean‐Luc Trintignant, Vanessa Redgrave, Peter O’Toole.
La mostra rimarrà sarà aperta al pubblico fino al 10 luglio.
Tinto Brass sarà ospite della Milanesiana il 5 luglio, per un corpus di appuntamenti a lui interamente dedicati: presso la Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera a partire dalle ore 15.00 ci sarà la proiezione dei suoi film: La Vacanza (1972, 90’); L’urlo (1968, 93’); Col cuore in gola (1967; 107’). Interverranno Tinto Brass, Caterina Varzi, Gianni Canova. Alle ore 21.00 Tinto Brass leggerà un suo testo inedito dedicato al tema della Milanesiana, La fortuna e il destino e verranno proiettati i suoi film Tempo Libero (1964, 8’); Tempo lavorativo (1964, 8’), e, al termine del concerto per piano di Antonio Ballista, il lungometraggio Chi lavora è perduto (1963, 85’).
Tinto Brass, formatosi alla scuola di Joris Ivens e, successivamente, aiuto regista di Roberto Rossellini, si è sempre distinto per il suo spirito trasgressivo e per la capacità di esprimere in pellicole di forte impatto emotivo le sue ossessioni stilistiche. Prima il periodo ribelle, anarchico e sperimentale, poi quello erotico che lo ha consacrato maestro del genere. Se è vero che fino ad Action (1979) gli argomenti affrontati dal regista veneziano potrebbero essere ascritti al cosiddetto cinema impegnato, e che invece da La chiave (1983) fino a Hotel Courbet (cortometraggio del 2008) domina la dimensione erotica, va ricordato che nei suoi film il tema non coincide con il contenuto, né con la forma. Sul piano della resa cinematografica, infatti, per Brass, la forma primeggia sul contenuto, il significato si desume dal significante. Ha sempre curato personalmente il montaggio di tutti i suoi film, il che dà alla sua opera un’unità espressiva da cinema d’autore.
Vincenzo Trione insegna Storia dell’arte contemporanea e Arte e nuovi media all’Università IULM di Milano. Collabora con il “Corriere della Sera”. Commissario generale di “Valencia09”, ha curato mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero (tra le altre, El siglo de de Chirico all’IVAM di Valencia, Sironi/Permeke, Dalí e Savinio al Palazzo Reale di Milano, Post‐classici al Foro romano e al Palatino di Roma). Oltre a numerosi saggi su momenti e figure delle avanguardie artistiche del Novecento, ha pubblicato monografie su Apollinaire, Soffici e de Chirico.
Tinto Brass
Tra popolarità e arte
28 giugno – 10 luglio
Università IULM
IULM 1, V piano Via Carlo Bo, 1
Milano
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
31 maggio – 13 luglio
Castello di Miradolo, Pinerolo (TO)
Tahar Ben Jelloun
Giovinezza
A cura della Fondazione Cosso
Organizzazione Il Cigno editore
Incontro con Tahar Ben Jelloun
venerdì 27 giugno, ore 21
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema e Scienza, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dal 31 maggio al 13 luglio si terrà presso il Castello di Miradolo la mostra “Tahar Ben Jelloun. Giovinezza”.
Tahar Ben Jelloun sarà presente e incontrerà il pubblico venerdì 27 giugno alle ore 21.
La mostra racconta, in sedici quadri, la spontanea relazione tra calligrafia e segno, scrittura e pittura. Nelle opere di Tahar Ben Jelloun, come nei suoi romanzi, l’oriente abita lo sguardo europeo e trasfigura i paesaggi, e natura e paesaggio interagiscono con l’uomo, la parola e l’arte, in uno scambio continuo e trasfigurante. Secondo le sue stesse parole, l’autore non dipinge ciÚ che vede ma ciÚ che sente, e riveste di macchie di colore soffici, insondabili, insolenti e spirituali i paesaggi della sua vita, la
bellezza e il dolore del mondo, restituendone un’immagine del tutto inedita, dai molteplici livelli di lettura.
Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987.
Noto in Italia per i suoi numerosi libri, tra cui Creatura di sabbia, 1987; L’amicizia, 1994; Corrotto, 1994; L’ultimo amore è sempre il primo?, 1995; Nadia, 1996; Il razzismo spiegato a mia figlia, 1998, giunto alla quarantottesima edizione (e ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); L’estrema solitudine, 1999; L’albergo dei poveri, 1999; La scuola o la scarpa, 2000; Il libro del buio, 2001 (International IMPAC Dublin Literary Award 2004); L’Islam spiegato ai nostri figli, 2001 (ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); Jenin, 2002; Amori stregati, 2003; L’ultimo amico, 2004; La fatalità della bellezza, in Amin Maalouf, Tahar Ben Jelloun, Hanif Kureishi, Notte senza fine, 2004; Non capisco il mondo arabo, 2006; Partire, 2007; L’uomo che amava troppo le donne, 2010; La rivoluzione dei gelsomini, 2011; Fuoco, 2012; L’ablazione, 2013.
Tahar Ben Jelloun
Giovinezza
31 maggio – 13 luglio
Castello di Miradolo, via Cardonata 2
San Secondo di Pinerolo (TO)
Orario di apertura: Sabato e domenica dalle 10 alle 19.
Durante la settimana, aperto su prenotazione.
Informazioni:
www.fondazionecosso.it
La Milanesiana
Letteratura Musica Cinema e Scienza
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV edizione
In collaborazione con la Pinacoteca di Brera
1 luglio ore 17.30
Pinacoteca di Brera
Inaugurazione della Mostra
Antonio López Garcĺa
Caravaggio cena per due, pittura della realtà
A cura di Manuela Piccarreta
Allestimento di Luca Volpatti
Saluto istituzionale del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini
Intervengono Antonio López García, Sandrina Bandera, Vittorio Sgarbi
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, martedì 1 luglio alle ore 17.30 sarà inaugurata presso la Pinacoteca di Brera, Sala della Passione e Sale XXIX‐XXX, la mostra “Antnio López García, Caravaggio. Cena per due, pittura della realtà”. Sarà presente per un saluto istituzionale il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Interverranno: il Maestro Antonio López García, la Soprintendete e Direttore della Pinacoteca di Brera Sandrina Ba ndera, Vittorio Sgarbi, la curatrice Manuela Piccarreta.
Definito come “il più grande dei pittori realisti” da Robert Hughes nel “New York Times” o semplicemente “il più grande artista vivente” da Vittorio Sgarbi (e individuato giovanissimo da Giovanni Testori), Antonio López García ha dichiarato recentem ente che “siamo nel crepuscolo. Gli Dèi sono andati via” rivendicando la grandezza che solo l’essere umano può dimostrare nella quotidianità della propria esistenza. La Cena rappresenta uno di quei momenti della vita quotidiana ed è occasione per rivendicare il diritto a raccontare la vita così come ci è donata, nell’incessante trasformarsi della materia che impedisce all’artista di terminare l’opera. Grazie a un inedito allestimento che vede La Cena di López García di fronte alla Cena in Emmaus di Caravaggio, il pubblico assisterà a un dialogo senza precedenti tra due Maestri della realtà, a partire da un soggetto icoonografico caro anche all’Expo 2015.
Antonio López García sarà ospite della Milanesiana anche lunedì 30 giugno alle ore 21, per la serata del Festival presso il Piccolo Teatro Grassi.
Il 1 luglio alle ore 15, presso lo Spazio Oberdan, sarà proiettato il film El sol del membrillo (Il sogno della mela cotogna) che il grande re gista spagnolo, Victor Erice, ha voluto dedicare al Maestro López García.
Antonio López García nasce a Tomelloso (Castilla La Mancha) il 6 dicembre del 1936. Nell’isolamento culturale causato alla Spagna dal prolungarsi della dittatura, individua il suo talento precoce il pittore Antonio López Torres, suo zio . A soli 13 anni è a Madrid. Diviene lo studente più bravo dell’Accademia di San Fernando, dov’è accolto affettuosamente dai colleghi più grandi che presto formeranno la Escuela madrileña. Nel 1956 viaggia in Italia assieme allo scultore Francisco López. Rimane affascinato dai Maestri italiani, ma tornato in Spagna si avvicina definitivamente alle proprie radici, rivalutando i Maestri spagnoli, soprattutto Velázquez e Sánchez Cotán. Sebbene accostato dalla critica al gruppo realista madrileno, e posteriormente – tra gli anni sessanta e settanta – all’Iperrealismo americano, Antonio López García possiede uno stile anacronistico e una tecnica incontaminata. Nel 1992 il regista Victor Erice realizza un film documentario centrato sul suo processo creativo nel dipingere un albero. La celebre frase “Un’opera non si finisce mai, arriva al limite delle proprie possibilità” sembra essere il suo manifesto poetico. Tra i premi più prestigiosi ricordiamo il Principe de Asturias nel 1985 e il Velázquez nel 2006.
Antonio López Garcĺa
Caravaggio cena per due, pittura della realtà
1 luglio ‐ 7 settembre
Pinacoteca di Brera, Sale XXIX‐ XXX
Via Brera 28, Milano
In occasio ne dell’inaugurazione della mostra l’ingresso alla Pinacoteca di Brera sarà gratuito dalle ore 16.45 alle ore 19.15
Progetto dell’allestimento di Luca Volpatti
Realizzazione dell’allestimento Giuseppe Cerri ‐ Tre Cerri srl
Progetto illuminotecnico Gianni Ronchetti
Si ringraziano Ciaccio Broker, ERCO
Con il contributo di
Galleria Ceribelli Bergamo Magoni
Fondazione Elisabetta Sgarbi
Studio Volpatti Associati
Marina Gargiulo, Soprintendenza BSAE‐Milano
Alessandra Quarto, Soprintendenza BSAE‐Milano