Giuliano Briganti. Da oggi on line il sito dedicato al grande storico dell’arte

GIULIANO BRIGANTI
Uno studioso che pensava di essere un dilettante e forse lo era

Da oggi on line il sito dedicato al grande storico dell’arte
con l’archivio completo dei suoi articoli per l’Espresso e la Repubblica
e tanti documenti audio e video

www.giulianobriganti.it

Giuliano Briganti. Uno studioso che pensava di essere un dilettante e forse lo era. Questo il titolo che Luisa Laureati Briganti ha voluto dare al sito dedicato al grande storico dell’arte, da lei immaginato e costantemente seguito in tutte le fasi della sua elaborazione, con la determinante regia di Umberto Parrini, la collaborazione di Giulia Lotti, il contributo di Laura Laureati, Ludovica Trezzani e Barbara Cinelli, e l’assistenza di Evis Hazballa per l’inserimento dei documenti video e audio.

La scelta di qualificare attraverso un sottotitolo da “album familiare” un sito-web, solitamente collegato all’assoluta neutralità, corrisponde al desiderio di non irrigidire in schemi precostituiti la figura di un conoscitore e intellettuale animato in pari grado da competenze storico-artistiche e passione civile, qualità che lo hanno reso interprete ineguagliato dei dibattiti sulla cultura italiana in un lungo arco cronologico, dall’inizio degli anni Quaranta fino al 1992, anno della sua morte.

Il sito è dunque divenuto il racconto della vita di Giuliano Briganti, personaggio notturno e solare insieme, uno studioso che non solo sapeva distinguere gli stili degli artisti, ma sapeva anche riconoscere i tre diversi disegnatori del famoso fumetto Tex Willer, che conosceva a memoria interi brani dell’Orlando Furioso che la sera leggeva ai suoi figli, che amava i libri gialli, che poteva fare delle gare sulle gesta dei personaggi di Dumas e vincerle, che ancora prima di morire non era sicuro di aver scelto il mestiere che avrebbe voluto fare.

Così i materiali raccolti non sono presentati con rigoroso distacco, ma sono raccolti con un andamento personale, perché ognuno dei futuri ‘lettori’ possa credere di trovarsi piuttosto a sfogliare le pagine di un libro, che a consultare documenti informatici.  Vi si troveranno immagini e testi che non sempre sono abbinati al mondo accademico, ma in questo Luisa Laureati Briganti ha seguito le indicazioni di Giuliano che ha inteso la propria inclinazione per l’arte inseparabile dallo slancio degli affetti.

Conoscere il lato umano di Giuliano Briganti nulla toglie all’apprezzamento dello studioso, ma anzi ne ricompone la straordinaria personalità, e dunque questo sito è anche connotato da assoluto rigore filologico: rende infatti disponibili materiali preziosi per fare storia; accanto alla produzione scientifica, legata alla docenza universitaria e al ruolo di conoscitore e storico dell’arte, sono consultabili i testi nati  dalla collaborazione ad alcune testate giornalistiche di rilievo nazionale, come “Cosmopolita” (1944-1946), “l’Espresso” (1965-1968) e “la Repubblica” del quale fu il critico d’arte dall’inizio (1976) alla morte (1992) e saranno visibili documenti video dell’Archivio Rai con interviste rilasciate fin dal 1959 in occasione di eventi significativi per la vita culturale nazionale e internazionale.

Le possibilità interattive connesse alla struttura del sito web consentono agevolmente di prendere visione in contemporanea dei vari aspetti della personalità di Briganti, e la presentazione a cura di Barbara Cinelli e Giulia Lotti (Università degli Studi di Roma Tre, Dipartimento di Studi Umanistici) ha come obiettivo proprio quello di offrire una sintetica ma eloquente dimostrazione dei percorsi multipli e avvincenti lungo i quali ciascuno potrà da oggi avviare il proprio dialogo con Giuliano Briganti.

Giuliano Briganti
Laureatosi a Roma con Pietro Toesca, Giuliano Briganti (Roma, 1918-1992) ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d’arte grazie all’attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore di Roberto Longhi, nel 1950 entrò nella redazione fondatrice della rivista Paragone. Dal 1965 ha insegnato storia dell’arte moderna nelle università di Siena e (dal 1983) Roma. Ha concentrato i propri interessi sulla pittura italiana tra Cinquecento e Settecento: dal giovanile Il manierismo e Pellegrino Tibaldi (1945) ai fondamentali La maniera italiana (1961) e Pietro da Cortona o della pittura barocca (1962; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pittura di genere e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in collaborazione con Ludovica Trezzani e Laura Laureati, 1983; Gaspar van Wittel e l’origine della veduta settecentesca, 1966, ripubblicato postumo a cura di Laureati e Trezzani, 1996). Di notevole spessore anche il contributo su alcuni temi dell’arte ottocentesca e contemporanea: Pittura fantastica e visionaria dell’Ottocento (1969); I pittori dell’immaginario (1977); La pittura metafisica (1979); De Pisis (1991). Il viaggiatore disincantato (1992) riunisce articoli pubblicati in quotidiani e periodici.

 

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