Late one morning: Esther Kläs e Silke Otto-Knapp al Museo Marini

Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio

LATE ONE MORNING
Esther Kläs Girare con te
/ Silke Otto-Knapp Cold climate
A cura di Alberto Savadori
25 settembre – 8 novembre 2014

Inaugurazione:
Mercoledì 24 settembre, ore 19
Alle ore 20, in occasione dell’inaugurazione della mostra Cold Climate di Silke Otto-Knapp
 performance di Halau Hula O Na Mele ‘Aina O Hawai’i
(Luana Haraguchi, Ronald DelosTrino, Ei Arakawa, Brigita Bryant, Christine Casil, Aileen Maderich) Mai Italia ko lei nani and 7 Other Hawaiian Dances, organizzata da Ei Arakawa.

Il Museo Marino Marini inaugura mercoledì 24 settembre la stagione autunnale con due progetti inediti, a cura di Alberto Salvadori, prodotti dal museo, Girare con te di Esther Kläs (Mainz, 1981) e Cold climate di Silke Otto-Knapp (Osnabrück, 1970), prime assolute per le due artiste in spazi pubblici italiani.

Le due mostre si inseriscono nel programma espositivo di LATE ONE MORNING, dedicato a una specifica ricerca e riflessione sulle possibili esperienze e modalità di interpretare e concepire oggi la scultura. Un vero e proprio percorso di work\study in progress al quale hanno partecipato artisti italiani e internazionali che con la loro ricerca e il loro lavoro hanno esplorato ciò che un tempo poteva essere definito come limite delle forme.

Esther Kläs, Handy1, 2013
Bronze, found tile, cm 39 x 15 x 6
Courtesy the artist and SpazioA, Pistoia

Girare con te di Esther Kläs si compone di una serie di sculture realizzate dall’artista durante la sua residenza estiva a Carrara. Kläs, nata in Germania, vive e lavora a Brooklyn NY e si sta affermando come una delle promesse della scultura internazionale. Nonostante la sua giovane età ha già preso parte a importanti collettive come Art Unlimited a Basilea, presso il  PS1 di New York, al Palais de Tokyo a Parigi, e a progetti di arte pubblica sia in Europa, a Colonia e Dusseldorf, che negli Stati Uniti, a New York.

Le opere occuperanno parte della cripta del museo e costituiranno uno strumento di relazione e indagine tra la scultura di Marino Marini, l’artista tedesca, lo spazio del museo e il pubblico. Girare con te è girare insieme e attorno alla scultura, essere parte del processo dinamico e relazionale che la Scultura innesca in un rapporto tra opera, spazio e persona. La mostra è articolata in tre spazi, connaturati da sculture, che dalla verticalità e totemica presenza nello spazio arrivano alla primigenia forma della materia appoggiata al pavimento. Materiali di sintesi, di fusione e naturali sono usati dall’artista nel compimento del percorso formale e strutturale delle sue sculture. La mostra è interamente prodotta dal Museo Marino Marini che ringrazia le gallerie Spazio A di Pistoia e Peter Blum di New York.

Silke Otto-Knapp, Set for scene IV (The merchant’s garden), 2013
Watercolour on canvas, cm 160 x 180
Photo: Anders Sune Berg
Courtesy of greengrassi, London

Silke Otto-Knapp creerà, invece, all’interno del Marino Marini un sistema scenografico mobile che ridisegnerà lo spazio museale attraverso le sue tele. In Cold climate, titolo ispirato a Tender Buttons di Gertrude Stein, la pittura si propone come elemento generatore di nuove possibili interpretazioni dello spazio espositivo e accostandosi all’esperimento modernista della scrittrice americana, tende a un’inedita interpretazione linguistica e visiva dei significanti. Le tele assumono una loro vitalità, sia in relazione sia autonomamente una con l’altra, sorrette da leggere e mobili strutture in ferro autoportanti, si fanno altro ed escono dalla propria staticità bidimensionale, per confrontarsi a pratiche performative e sollevare in relazione ad esse tre quesiti: come la pittura costruisca uno spazio scenografico; come la pittura possa essere elemento e strumento performativo; come la pittura possa comunque rimanere un’entità autonoma e indipendente.

I soggetti dei quadri provengono dalla realtà, dall’osservazione di paesaggi, da immagini tratte da libri o da una visione diretta dell’artista, che testimonia l’interesse e l’amore per poeti, scrittori, danzatori. La dimensione reale del soggetto diventa oggetto d’indagine e tale processo di costruzione del dipinto imprime un tempo sequenza alle opere in grado di trasmettere l’aggregato di esperienze sensoriali e mentali dell’artista. La traduzione di tutto questo è nelle lievi e infinite variazioni tonali di una pittura dal sapore morandiano, dalle liquide superfici, testimonianze di passaggi di spugne e pennelli bagnati. L’immagine che vediamo è una successione di proposizioni che prima alludono, poi suggeriscono, fino a definire la presenza reale del soggetto.

Otto-Knapp è una delle più apprezzate pittrici contemporanee. La danza è al centro della sua ricerca ed è la disciplina da cui trovano ispirazione i suoi disegni. Di origine tedesca, vive a Los Angeles dove occupa la cattedra di Painting and Drawing presso UCLA; ha esposto in numerosi musei tra cui la Tate Britain a Londra, il Modern Art a Oxford, il Wiels Contemporary Art Center a Bruxelles.

Il progetto di Silke Otto-Knapp per il Marini include un programma di performance con la partecipazione di Ei Arakawa e Sergei Tcherepnin. In occasione proprio dell’inaugurazione, mercoledì 24 settembre, alle ore 20.00 si terrà la performance di Halau Hula O Na Mele ‘Aina O Hawai’i
(Luana Haraguchi, Ronald DelosTrino, Ei Arakawa, Brigita Bryant, Christine Casil, Aileen Maderich) Mai Italia ko lei nani and 7 Other Hawaiian Dances, organizzata da Ei Arakawa

Il Museo Marino Marini desidera ringraziare per la collaborazione le gallerie Greengrassi di Londra, Daniel Bucholz Berlino e Gavin Brown Enterprise di New York.

Fino all’8 di novembre il Marini ospita “Uroboro” James Lee Byars encounters Leon Battista Alberti.  A cura di Alberto Salvadori, il progetto, anch’esso inedito, coinvolge per la prima volta, dalla sua riapertura al pubblico nel 2013, la Cappella Rucellai con il Tempietto di Leon Battista Alberti che si trova a dialogare e a confrontarsi con l’opera di un artista contemporaneo come James Lee Byars. Prorogata all’8 novembre anche la mostra Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita, a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto Salvadori, promosso dall’Associazione Amici di Doccia, in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, e realizzato grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con un contributo della Richard Ginori 1735, acquisita lo scorso anno da GUCCI. In esposizione una scelta selezionata di circa cinquanta pezzi, tra i meno conosciuti, provenienti dalla ricca collezione di ceramiche di Gio Ponti del Museo di Doccia, e una selezione di una trentina di lettere dell’architetto/designer, per la maggior parte inedite, provenienti dall’archivio della Manifattura di Doccia, con schizzi, disegni e indicazioni di fabbricazione.

Museo associato AMACI

Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Tel. +39 055 219432
info@museomarinomarini.it – www.museomarinomarini.it

Orario:
10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti:
intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3

Ufficio stampa Museo Marini:
Davis & Franceschini
Tel. + 39 055 2347273 – Fax + 39 055 2347361
davis.franceschini@dada.it – www.davisefranceschini.it

Per la Stampa

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