Presentazione del libro Il segreto di Shakespeare al Ridotto del Politeama Pratese

Venerdì 14 dicembre 2012, ore 18
Presentazione del libro

IL SEGRETO DI SHAKESPEARE
(Collana Oscar Nuovi Misteri – Mondadori)
di Roberta Romani e Irene Bellini

Ne parleranno
Siro Ferrone, Professore di Storia del Teatro e dello Spettacolo, Università di Firenze
e Guido Guido Guerrera, giornalista de LA NAZIONE

Interviene
Roberta Romani
giornalista, regista, autrice televisiva

Il Teatro Politeama Pratese ospita venerdì 14 dicembre, alle ore 18.00, nelle sale del Ridotto, la presentazione del libro IL SEGRETO DI SHAKESPEARE, edito da Mondadori nella Collana Oscar Nuovi Misteri, un avvincente “giallo storico”, fresco di stampa, scritto a quattro mani da Roberta Romani, giornalista, regista televisiva RAI e Mediaset, nonché cara amica del Politeama, e da Irene Bellini, saggista e autrice televisiva per LA7 e la RAI, sul mistero che avvolge, da sempre, la vera identità dell’enigmatico e geniale William Shakespeare.
A parlarne venerdì a Prato, assieme a Roberta Romani, ci saranno Siro Ferrone, Professore di Storia del Teatro e dello Spettacolo, presso l’Università di Firenze, e Guido Guidi Guerrera, giornalista de La Nazione.

Il libro
Chi era, davvero, il mitico bardo di Stratford-upon-Avon, il più grande scrittore di tutti tempi? La tradizione vuole che fosse un attore inglese, venuto da un piccolo borgo nella grande città, ma non tutti ci credono: c’è chi ipotizza che fosse in realtà un nobiluomo di corte, ad esempio. Ma il dato più sconcertante della produzione di Shakespeare è la profonda conoscenza che egli dimostra di avere degli ambienti e della cultura italiana. Partendo dall’analisi di queste discrepanze, Roberta Romani e Irene Bellini hanno seguito le tracce storiche del bardo e presentano in questo libro una nuova, sconvolgente biografia, che sovverte molte credenze assodate.

“L’idea del libro – racconta Roberta Romani – nasce da una puntata di Voyager, nel 2009, a cui ho lavorato, dove per la prima volta in TV si è parlato di Michel Agnolo Florio, un italiano semisconosciuto  vissuto nel  XVI secolo, come probabile autore delle opere di Shakespeare. Di lui, avevamo solo poche notizie risalenti agli anni ‘30 dello scorso secolo, grazie agli studi fatti dell’inglese Frances A. Yates e dall’italiano Santi Paladino. A distanza di ottanta anni la televisione ha compiuto un piccolo miracolo portando la notizia a conoscenza del grande pubblico, interessando studiosi e appassionati che ci hanno contattato, sollecitandoci ad approfondire l’argomento. Da tutto questo, con Irene Bellini, è nato il primo libro a carattere divulgativo, sul dibattuto tema dell’authorship shakespeariana. Per tre anni Irene ed io abbiamo lavorato senza sosta a riallacciare le fila di questa incredibile storia, sostenute dalla consapevolezza che la via della verità non ha etichette, ma contiene tracce indelebili a cui tutti possono accedere. Inevitabilmente la nostra indagine ha portato a conclusioni diverse da quelle dei biografi ufficiali, consentendo di collocare ogni tassello di questa complessa vicenda in una prospettiva, che segue il filo rosso della storia, della filosofia, ma soprattutto della logica, elemento essenziale per arrivare al cuore di qualsiasi mistero.”

La diversità di questo libro, rispetto ai numerosi altri scritti sulla figura di William Shakespeare e sull’opera che gli viene attribuita, è nel modo in cui viene raccontata la storia, che ripercorre, con nuove  prove e testimonianze, la vita dei suoi protagonisti: William Shakespeare, Michel Agnolo e John Florio che, insieme a un centinaio di personaggi, hanno inciso sulla storia e sulla cultura del  XVI secolo, andando a riallacciare le fila di un giallo che si è poi rivelato anche un’incredibile  missione culturale, portata avanti in Inghilterra, quattrocento anni fa, da un gruppo di uomini lungimiranti e determinati.

La trama poggia su pochi dati ma essenziali, privilegiando l’analisi storica-investigativa che prende in considerazione i tre elementi fondamentali che hanno consentito la realizzazione dell’opera shakespeariana: la cultura e l’esperienza  di chi  ha trovato, concepito,  scritto le storie e creato una nuova lingua per raccontarle; il sostegno finanziario e la volontà di diffondere la cultura attraverso il teatro; ed infine, la  creatività e la fantasia di chi ha saputo convertire tutto questo in spettacolo.

Quella che è venuta fuori, attraverso le biografie dei personaggi principali, è anche la storia affascinante della nascita dell’epoca moderna e del passaggio di testimone dall’Italia del Rinascimento all’Inghilterra Elisabettiana, sulle ali del  binomio finanza e cultura, un binomio che si era già  rivelato vincente nella Firenze dei Medici e  nelle maggiori corti e stati italiani, nel corso del XV e del XVI secolo. I due Florio sono, infatti, i messaggeri del Rinascimento in terra inglese.  Italianissimo il padre e “italiano-anglificato” o “angelificato”, come amava definirsi il figlio John, si stabiliranno definitivamente in Inghilterra dalla seconda metà degli anni ’70 del 1500, durante il Regno di Elisabetta I e Giacomo I,  nel momento della colonizzazione del nuovo mondo  quando  la  corona, la  nobiltà, ma anche le classi emergenti di esploratori, mercanti e banchieri, comprendono, per un paese proiettato verso il futuro, la necessità dello sviluppo e della diffusione della lingua inglese. Per l’Inghilterra, rimasta fino ad allora isolata dal resto degli altri paesi del continente europeo, è il momento di apparire sulla scena del mondo con nuove rotte commerciali, nuovi confini e soprattutto un nuovo linguaggio e una  lingua che sia espressione dei tempi. Questo è lo scenario in cui si muovono i protagonisti del libro che va dal 1520, data approssimativa della nascita di Michel Agnolo Florio, al debutto sulle scene di William Shakespeare,1592, fino alla morte di John Florio, nel 1625. I due italiani in periodi diversi saranno ambasciatori di cultura e maestri di grandi personaggi.

I tasselli da sempre mancanti nell’opera shakesperiana, creata in un periodo incredibilmente breve di circa venti anni, trovano nel libro la loro collocazione come le fonti letterarie a cui i gli autori attingono. Come fanno i buoni investigatori, Roberta Romani e Irene Bellini, sottolinea Roberto Giacobbo nella prefazione, “mettendo in fila i personaggi e le vicende, hanno ricomposto un puzzle nel quale non manca più nessun pezzo. E che mostra un’immagine che finora ci era sfuggita.”

Le autrici

Roberta Romani, giornalista e regista, ha lavorato nel campo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione per Rai e Mediaset. Appassionata d’indagini storiche, ha collaborato a programmi come Voyager, A come avventura, Cominciamo bene e Chi l’ha visto?. Questo è il suo primo libro.

Irene Bellini, autrice televisiva e saggista, laureata in Giurisprudenza, ha firmato programmi per la Rai e La7, tra i quali Stargate-Linea di confine; per la saggistica, tra le sue pubblicazioni: Atlante dei misteri, Teschi di cristallo e Mostri e creature fantastiche.

IL SEGRETO DI SHAKESPEARE
Chi ha scritto i suoi capolavori?
Prefazione di Roberto Giacobbo
Collana Oscar Nuovi Misteri

Pagine 150
Prezzo 9,00 euro

Teatro Politeama Pratese
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