La “terza generazione” a Officina Italia

OFFICINA ITALIA – TERZA GENERAZIONE
Palazzina Liberty
Largo Marinai d’Italia, Milano
14 – 16 maggio 2008
www.officinaitalia.net

Torna, dopo il grande successo (è proprio il caso di dirlo) della prima edizione, Officina Italia, a cura di Antonio Scurati e Alessandro Bertante. La seconda edizione del primo festival dedicato alla creatività artistica italiana si terrà a Milano, alla Palazzina Liberty, dal 14 al 16 maggio 2008. Al centro della scena torna la letteratura italiana, la sua enorme vitalità e il suo prestigio, tornano gli scrittori con la loro officina e i loro inediti.


L’idea di Scurati e di Bertante ha portato, nel maggio 2007, in questo luogo storico di Milano, quasi mille persone ogni sera ad ascoltare le letture di Roberto Saviano, Alessandro Baricco, Carlo Lucarelli, Alessandro Piperno, Giuseppe Genna e di molti altri. Officina Italia è, infatti, un vero e proprio festival dell’inedito nel quale gli scrittori sono invitati a leggere, in anteprima, dei brani delle opere che vanno creando nel loro laboratorio di scrittura. La manifestazione è organizzata con il patrocinio e il contributo della Provincia di Milano, Assessorato alla Cultura, e del Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, con la sponsorizzazione di Porsche Italia, della Fondazione Cariplo e della Università IULM.
Questa edizione è caratterizzata da una maggiore apertura generazionale e da una più accentuata ricerca di nuovi talenti. Officina Italia ha chiamato a raccolta molti autori giovanissimi, quelli che vengono definiti gli autori della ‘terza generazione’: terza generazione nata, cioè, dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Sono gli scrittori nati tra gli anni settanta e gli ottanta, come Mario Desiati e Rosella Postorino, ma anche autori che sono al loro fortunato esordio, come Paolo Giordano e Silvia Avallone o addirittura ancora inediti, come Barbara Di Gregorio.
Ogni sera, sul palco della Palazzina, si avvincenderanno queste voci nuovissime accanto a ‘maestri’ come Sebastiano Vassalli, Walter Siti, Michele Mari, Laura Pariani e Sandro Veronesi insieme ad altri scrittori, anch’essi di una nuova generazione già in via di affermazione, come Valeria Parrella, Andrea Bajani, Igino Domanin e Alessandro Zaccuri.
La formula dello scorso anno, che ai reading affiancava dei momenti di dibattito, in questa edizione del festival verrà mantenuta soltanto la prima sera. Ad aprire il festival, infatti, ci saranno Gian Arturo Ferrari, Marco Belpoliti, Giuseppe Genna, Sergio Luzzatto Sebastiano Vassalli, riuniti per l’incontro Il caso Littell. Si può mettere in scena l’Olocausto? Modera Andrea Cortellessa.

Non è un caso che proprio Milano sia il luogo dal quale si rilancia sulla scena nazionale la creatività degli scrittori italiani, una città che pur rimanendo città dell’editoria, ha diluito negli ultimi anni il suo ruolo storico di città della cultura. Officina Italia desidera offrire al suo pubblico non una sequenza di incontri, non una vetrina di scrittori, ma un’esperienza primaria e centrale: una discesa verso le radici della scrittura, su tutto ciò che sta prima, e anche oltre, il prodotto confezionato e finito.

Il festival con i suoi reading, gli incontri e i dibattiti, è già diventato un appuntamento imperdibile per chi voglia osservare ciò che accade sulla scena letteraria italiana, un importante palcoscenico per la creatività italiana in generale, ma anche un momento di riflessione nel quale poter affrontare da una prospettiva nuova argomenti di attualità e politica. Officina Italia è un festival ambizioso che, con una formula semplice e immediata, priva di gigantismi organizzativi e facilmente identificabile, vuole essere un momento d’incontro, fra i diversi linguaggi della comunicazione artistica ma, soprattutto, fra i territori dell’arte e quelli della vita.

Sul retro della Palazzina, nelle tre serate del festival, saranno esposte le fotografie che Nicola De Rosa ha scattato lo scorso anno durante Officina Italia.

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