Premi Nobel per la pace e la giustizia

DALLA TERRA DEI DIRITTI AI DIRITTI DELLA TERRA
I Nobel per un mondo di pace e di giustizia
Sanremo, Teatro dell’Opera del Casinò
Martedì 29 aprile 2008, ore 16.30

Tavola rotonda con Rigoberta Menchú Tum, del gruppo etnico indigeno dei Maya Quiché, pacifista guatemalteca Nobel per la Pace 1992, “in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etnico-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene”, Betty Williams, Nobel per la Pace 1976 per il suo ruolo di co-fondatrice della ‘Community of Peace People’, un’organizzazione che si è battuta per una soluzione pacifica della questione dell’Irlanda del Nord, attualmente si occupa della tutela dei bambini ed è a capo della ‘Global Children’s Foundation’ ed è presidente del ‘World Centers of Compassion for Children International’; Massimo Barra, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice-Presidente della Commissione Permanente della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, organizzazione che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1917, 1944, 1963; Filippo Giorgi, dell’IPCC, Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, Nobel per la Pace 2007 insieme ad Al Gore, e Paolo Cotta Ramusino, Segretario generale delle ‘Pugwash Conferences on Science and World Affairs’, organizzazione che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1995. Modera il dibattito Antonio Caprarica, Direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio RAI.

La tavola rotonda, che avrà luogo al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, martedì 29 aprile 2008 a partire dalle 16.30 (ingresso libero fino ad esaurimento posti), è stata voluta e promossa da Villa Nobel e dalla Provincia di Imperia, e rientra nei festeggiamenti per il centenario del Nobel a Ernesto Teodoro Moneta, unico Premio Nobel italiano per la Pace.

L’incontro è stato realizzato grazie al finanziamento e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali insieme al contributo della Regione Liguria, del Comune di Sanremo e della Provincia di Imperia.

Dopo la tavola rotonda del 7 giugno 2007 con i Premi Nobel Shirin Ebadi e David Trimble, la mostra per immagini dedicata a Moneta, il concerto dell’Orchestra Araba di Nazareth, la Provincia di Imperia, proprietaria di Villa Nobel, ha inteso dedicare un ulteriore e prezioso momento di riflessione sul tema della Pace, chiamando personalità di primissimo piano della scena mondiale in ambito umanitario e ambientale a testimonianza del loro impegno in favore dei diritti dell’uomo e dei diritti della Terra.
Personalità che si sono energicamente adoperate contro lo sfruttamento delle popolazioni più disagiate e per la riconciliazione etnico-culturale, come ha fatto Rigoberta Menchú Tum per il Guatemala, o per fermare i conflitti che percorrono vari territori del mondo, come ha fatto Betty Williams in Irlanda del Nord, e come fa da sempre la Croce Rossa, rappresentata in questa occasione dal Presidente Nazionale dell’Italia Massimo Barra.
Di grande attualità e sicuro interesse sarà l’intervento di Filippo Giorgi dell’IPCC, il Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, Nobel per la Pace nel 2007 insieme ad Al Gore, per “gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti” come si legge nella motivazione del Comitato per il Nobel.
Insieme a quello di Paolo Cotta Ramusino delle Pugwash Conferences On Science and World Affairs – organizzazione che sostiene la compatibilità dello sviluppo scientifico con l’equilibrio geopolitico e pacifico internazionale (Nobel per la Pace 1995) -, l’intervento di Filippo Giorgi sarà prezioso per mettere a fuoco un problema importante: il rischio derivante dai cambiamenti climatici è un rischio per la pace, “la crisi del clima non è solo una questione politica – come ha detto Al Gore in occasione del conferimento del Nobel – è anche una sfida morale e spirituale per l’umanità”.
Quello conferito all’IPCC assieme ad Al Gore è il secondo Nobel per la Pace che in pochi anni va a chi si è occupato di tematiche ambientaliste, come non è mai accaduto in oltre cento anni di vita del prestigioso premio, a dimostrazione di una grande attenzione ai temi dell’ambiente e di quanto veramente la tutela dei diritti della Terra sia alla base dei diritti dell’uomo: nel 2004 il Nobel era stato infatti assegnato all’ambientalista e pacifista keniota Wangari Maathai.

Il Premio Nobel per la Pace
Il 27 novembre 1895 Nobel redasse il testamento definitivo con il quale destinava quasi tutte le sue proprietà alla creazione di una fondazione, i cui interessi avrebbero dovuto andare ogni anno in premio a chi, nel corso dell’anno precedente, avesse reso all’umanità il miglior servizio nei campi della Fisica, Chimica, Fisiologia (o Medicina), Letteratura e Pace. Il premio per l’Economia è più recente e risale al 1969. Tutti vengono conferiti da istituzioni svedesi, mentre il Nobel per la Pace viene assegnato dal Parlamento norvegese; la Norvegia venne annessa alla Svezia nel 1814, e proprio nel 1895 il governo svedese scavalcò il Parlamento norvegese su molte questioni innescando una corsa agli armamenti tra le due nazioni scandinave. A fronte di tutto ciò Alfred Nobel, svedese di nascita, affidò al Parlamento norvegese il compito di amministrare il suo Premio per la Pace. Dieci anni dopo, l’unione svedese-norvegese si sciolse, trovando una soluzione senza conflitti né spargimento di sangue, ma ormai Nobel non era più in vita a godersi quel piccolo successo diplomatico di cui era stato parziale fautore.
Assegnato per la prima volta nel 1901, come gli altri premi previsti da Nobel, al fondatore della Croce Rossa Jean Henri Dunant, e al pacifista francese Frédéric Passy, finora non è stato assegnato 19 volte: durante la Prima Guerra Mondiale (1914, 1915, 1916 e neanche nel 1918, mentre nel 1917 venne assegnato alla Croce Rossa Internazionale), negli anni difficili tra le due guerre mondiali (1923, 1924, 1928 e 1932), durante la Seconda Guerra Mondiale (1939, 1940, 1941, 1942 e 1943, mentre nel 1944 venne assegnato alla Croce Rossa Internazionale come durante il primo conflitto mondiale), negli anni della guerra fredda (1948, 1955, 1956) e della Guerra del Vietnam (1966, 1967, 1972).

Villa Nobel
Storica dimora in cui Alfred Nobel trascorse gli ultimi anni della vita – e che qui morì, il 10 dicembre 1896, e concepì il proprio testamento – Villa Nobel, dopo un periodo di restauro, è stata riportata allo splendore originario ed è diventata museo oltre che suggestiva cornice di conferenze, convegni e mostre che hanno ottenuto un notevole riscontro di pubblico proveniente da tutto il mondo. Negli ultimi anni non sono mancati celebri scrittori e scienziati, e i Premi Nobel Renato Dulbecco, Carlo Rubbia, Klaus von Klitzing. Con il progetto I Nobel a Villa Nobel sono già state organizzate mostre dedicate a Pirandello, a Montale e Thomas Mann, a Giosuè Carducci e Grazia Deledda. Ospiti di Villa Nobel sono stati i Premi Nobel per la Pace Shirin Ebadi (avvocato iraniana ed attiva sostenitrice dei movimenti dei diritti delle donne e dei bambini, vincitrice del Nobel nel 2003) e David Trimble (già leader del principale partito protestante della provincia nordirlandese nonché Primo Ministro della stessa Irlanda del Nord, vincitore del Nobel – insieme a John Hume – nel 1998), che nel giugno scorso hanno aperto le celebrazioni per il centenario del Nobel a Ernesto Teodoro Moneta, con una tavola rotonda dedicata al dialogo interreligioso. Sempre a giugno, il ciclo di incontri letterari nel parco della Villa è stato inaugurato da Derek Walcott, poeta antillano, Nobel per la Letteratura del 1992.

Per informazioni:
Villa Nobel
Tel. 0184 507380 – villa.nobel@provincia.imperia.it
www.villanobel.provincia.imperia.it

Per la Stampa

Per la cartella stampa completa di immagini scrivere a info@davisandco.it