I vincitori 2015 del Premio Sila ’49

Premio Sila ’49
I VINCITORI
4a edizione, Cosenza, Palazzo Arnone | giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 novembre 2015

Premio Letteratura
Leonardo Colombati
1960 Mondadori

Premio Economia e Società
Chiara Saraceno
Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi – Feltrinelli

Conversazione con Ritanna Armeni | Sabato 21 novembre ore 11.00

Premio Speciale “Sguardo da lontano”
Jason Pine
Napoli sotto traccia. Camorra, «zona grigia» e arte di arrangiarsi. Musica neomelodica e marginalità sociale – Donzelli

Premio Speciale alla carriera
Stefano Rodotà
Lectio magistralis “La vita nella Rete”| Venerdì 20 novembre ore 18.00

I vincitori della IV edizione del Premio Sila ’49
La giuria del Premio Sila ’49 – composta da Piero Bevilacqua, Francesco Maria Greco, Renato Greco, Romano Luperini, Marta Petrusewicz, Anna Salvo, Emanuele Trevi, Massimo Veltri e il presidente Amedeo Di Maio – ha annunciato i vincitori della quarta edizione, che si svolgerà a Cosenza, a Palazzo Arnone, dal 19 al 21 novembre. Sono: Leonardo Colombati con 1960 (Mondadori) Premio Letteratura; Chiara Saraceno con Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli) Premio Economia e Società; Jason Pine con Napoli sotto traccia. Camorra, «zona grigia» e arte di arrangiarsi. Musica neomelodica e marginalità sociale (Donzelli) Premio Speciale “Sguardo da lontano” e Stefano Rodotà Premio Speciale alla carriera.

La cerimonia di Premiazione si terrà sabato 21 novembre a Cosenza, a Palazzo Arnone, alle ore 18.00. Conduce la serata Paride Leporace.

Le motivazioni della giuria

Leonardo Colombati  con 1960 (Mondadori) vince il Premio Letteratura.

“Contaminando in ogni sua pagina il vero e il verosimile, 1960 di Leonardo Colombati è un tributo originale e sorprendente alla grande tradizione del romanzo storico. Con immensa erudizione e perfida ironia, Colombati ci guida nei meandri di un potere che è sempre occulto, anche e a maggior ragione se non ha nulla di vero da nascondere. Ne emerge un ritratto della nostra società di rara perspicacia antropologica e politica, sempre in bilico tra il comico e il tragico. La Roma del 1960 descritta da Colombati, si potrebbe dire in sintesi, è un labirinto da cui nessuno può dirsi sicuro di essere uscito”.

Chiara Saraceno con Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli) vince il Premio Economia e Società. Sabato 21 novembre alle ore 11.00 – Palazzo Arnone, Cosenza – l’autrice incontra il pubblico, coordina l’incontro Ritanna Armeni.

“Il libro tratta un tema frequente nelle ricerche di questa sociologa della famiglia: la povertà e la diseguaglianza, dalla quale la prima spesso discende. Saraceno coglie con indignazione civile alcuni elementi di novità nel tempo che viviamo rispetto al tempo passato, nel quale nasceva e cresceva la protezione sociale, e lo fa sia attraverso rigorose analisi, anche empiriche, sia ricorrendo alla memoria individuale e collettiva della sua generazione. La novità principale è che il lavoro non basta per uscire dalla povertà. Se l’ingresso nel lavoro diviene sempre di più realtà oppressiva e vessatoria, allora non può che ridursi la speranza e diffondersi l’insicurezza, individuale e collettiva. Per uscirne occorrono politiche inclusive e l’autrice ne indica alcune pienamente fattibili”.

Jason Pine con Napoli sotto traccia. Camorra, «zona grigia» e arte di arrangiarsi. Musica neomelodica e marginalità sociale traduzione di Valentina Jacoponi (Donzelli) vince il Premio Speciale “Sguardo da lontano”

Napoli sotto traccia di Jason Pine è frutto dell’etnografia al suo meglio. In dieci anni di osservazione partecipata della scena neomelodica napoletana – un demi-monde sospeso tra la criminalità organizzata (la camorra) e la vita ordinaria dei quartieri popolari – Pine ne ha esplorato la quotidiana “arte di arrangiarsi” (il titolo dell’originale americano è, infatti, The Art of Making Do in Naples). Ne è venuto fuori un libro di affascinante lettura e di una fresca originalità interpretativa: laddove, chi ha guardato da vicino (come, ad esempio, Roberto Saviano) ha visto l’opposizione binaria tra il legale e l’illegale o, al massimo, l’esotismo pittoresco di un Gigi D’Alessio, Pine, guardando da lontano, vede una vasta zona grigia di una economia sommersa in cui si mescolano l’arte e la vita”.

Il Premio Speciale alla carriera va a Stefano Rodotà che venerdì 20 novembre alle ore 18.00 – Palazzo Arnone, Cosenza – terrà una lectio magistralis dal titolo “La vita nella Rete”.

“Il Premio alla Carriera a Stefano Rodotà è il riconoscimento al giurista dei diritti costituzionali fondamentali e al giurista pioniere innovativo quando affronta i temi come quelli dell’informazione nel tempo dell’elettronica, la bioetica, la privacy. La passione per la ricerca scientifica è sempre coniugata con quella per la politica e quindi sempre in prima fila nella difesa dei diritti individuali e nella tutela di interessi diffusi. Stefano Rodotà ha interpretato, anche con ruoli istituzionali, e sempre in maniera autorevole, il diritto del nostro tempo con un pensiero lucido e coerente, nutrito da un forte senso dello Stato ma mai accomodante, anzi, talvolta controcorrente. Un percorso di impegno politico e culturale che si incrocia bene con la linea del Premio Sila ’49”.

La IV edizione del Premio Sila ’49 e la collaborazione con Mimmo Paladino
Rinato nel 2012, il Premio Sila, dopo tre edizioni, si è affermato per l’impegno a promuovere le opere di rilievo civile, l’analisi e la critica sociale. Tra i premiati delle ultime edizioni ricordiamo Valeria Parrella, Alessandro Perissinotto, Sandro Bonvissuto e Giorgio Falco per la sezione letteratura, Roberta Carlini, Domenico Losurdo, Lucy Riall, John Davis, Jean-Paul Fitoussi e Salvatore Settis per le altre sezioni.

L’edizione di quest’anno si caratterizza per una novità importante: la nascita della collaborazione con l’artista Mimmo Paladino. Pittore, scultore, incisore e uno dei rappresentanti più affermati della Transavanguardia, Mimmo Paladino è l’autore del manifesto del Premio Sila 2015 e ha realizzato il bronzetto che, a partire da questa edizione, sarà consegnato ai vincitori durante la Cerimonia di Premiazione. Questa collaborazione non casuale indica le affinità fra la storia del premio e le sue origini e l’arte arcaica e mediterranea di un artista le cui opere oniriche hanno come punto di riferimento il tema della memoria e del frammento.

Le opere sono donate dal maestro Mimmo Paladino, che conferma con questo atto la particolare attenzione riservata a Cosenza e l’enorme contributo alla sua crescita culturale.

Il Premio Sila ‘49, diretto da Gemma Cestari, è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in tre sezioni: la sezione Letteratura, la sezione Economia e Società, la sezione “Sguardo da lontano” dedicato a saggi e opere realizzati da autori stranieri che abbiano ad oggetto il Mezzogiorno.

La Giuria si riserva, inoltre, di anno in anno, la facoltà di assegnare premi speciali alla carriera e all’opera complessiva di autori che abbiano una significativa attinenza con i valori promossi dal Premio. I vincitori dei vari premi verranno annunciati nei giorni antecedenti al premio. Il Premio collabora con la Libreria Ubik, la libreria Feltrinelli e la libreria Mondadori di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori che ha orientato la giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale. La direzione artistica e tecnica è a cura di Cluster Società Cooperativa.

Nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani. A presiedere la Giuria della prima edizione fu Leonida Répaci che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale: Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il Premio Sila ha prodotto eventi significativi come la storica conferenza di Giacomo De Benedetti su Alfieri e quella di Carlo Muscetta su Padula. Nell’arco di molti decenni, il Sila ha coinvolto nelle sue Giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti: Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.

Erede di un passato di considerevole valore intellettuale, il Premio è rinato nel 2012 con il nome di “Premio Sila ‘49” per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.

Nel maggio 2010, per iniziativa dell’avvocato Enzo Paolini, di Banca Carime nella persona del suo presidente Andrea Pisani Massamormile e dell’arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari, è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta.

L’avvocato Enzo Paolini, Presidente della Fondazione Premio Sila annuncia infine che da questa edizione saranno inaugurate due sedi; la prima a Salita Liceo, nel centro storico di Cosenza, ove sarà allocata la biblioteca donata da Banca Carime con una straordinaria sezione meridionalista, la seconda a Camigliatello, acquisita grazie alla disponibilità della famiglia D’Andrea che sarà intitolata al grande neurochirurgo cosentino Faust D’Andrea e dedicata agli eventi speciali.

Il Premio è sostenuto da UBI Banca Carime, con il patrocinio della Camera di Commercio di Cosenza, del Comune di Rende, di Confindustria Cosenza, del Polo Museale della Calabria e il contributo di Sifin Factor e di CFE Finance. Il Premio Sila ’49 ha un rapporto di partnership con la Onlus “Flying Angels Foundation”.

Fondazione Premio Sila ‘49
www.premiosila49.it

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