At the end of modernity? A collection of lost songs alla libreria IBS di Firenze


Libreria IBS
Firenze, Via Cerretani 16r
Lunedì 7 aprile 2014, ore 18.30

Presentazione del disco:
At the end of modernity?
A collection of lost songs
LP+mp3 | Industrie Discografiche Lacerba 2014 | Lacerba 3

Intervengono:
Federico Fiumani, Diaframma
Fulvio Paloscia, la Repubblica
Paolo Cesaretti, curatore della raccolta

Il disco viene pubblicato nel solo formato vinile abbinato a digital download (mp3), in tiratura limitata e numerata di 350 copie. La distribuzione è esclusivamente on-line (scrivere a: contact@lacerba.eu). In occasione della presentazione di Firenze, At the end of modernity? sarà in vendita esclusiva da IBS, ad un prezzo speciale, da sabato 5 aprile, pomeriggio, a lunedì 7.

At the end of modernity?
A collection of lost songs

IDL nasce nel 1982 come editore della fanzine/package FREE. Pubblica una prima serie di 7” a questa allegati, con l’idea di abbinare le band della nascente scena fiorentina – Diaframma, Pankow, Neon, Rinf – a formazioni europee di culto quali Schleimer K, Die Form, Portion Control, Fra Lippo Lippi. Supportata dalla crescente diffusione internazionale di FREE – oggetto dal ricco apparato iconografico e sonoro – IDL continua a tracciare legami tra il proprio contesto locale ed un panorama d’idee internazionale. Vengono così realizzate le produzioni di Minox (1986) e Rinf (1987-88) nei rispettivi ambiti d’influenza – Bruxelles con Steven Brown e Gilles Martin per i primi, Londra con Adrian Sherwood per i secondi – e, in maniera simmetrica, Steven Brown – americano d’origine ed europeo per scelta – pubblica per IDL un album tributo a Luigi Tenco (1988) che segnerà il momento di crescita di un intera generazione post-punk. Infine, un’avventura in terra d’albione quale “Night Train” dei Dub Syndicate (1987) approderà nella TOP20 indipendente inglese poco prima che IDL cessi le sue pubblicazioni a causa di irrisolvibili problemi finanziari e distributivi.



Di fatto è maggiore il numero dei progetti archiviati – a volte ad un passo dalla realizzazione – rispetto a quelli che effettivamente hanno visto la luce. Da un intero album di Minox con Blaine Reininger prodotto da Gilles Martin, ad un EP di Catherine Deneuve che interpreta canzoni di Gainsbourg, fino alla brillante serie “IDL Pop Classics” e all’EP “Wyndham Lewis” degli inglesi Ultramarine, edito poi da Les Disques du Crépuscule poco prima che questi diventino un’icona della nuova scena elettronica internazionale accompagnando Bjork in una trionfale tournee americana.



At the end of Modernity?
narra questa storia, includendo brani creduti persi e mai pubblicati prima d’ora (Pankow, Twin Vision, Rosemary’s Baby, Minox+Blaine Reininger), nuove interpretazioni inedite di opere del periodo (Federico Fiumani, Alex Spalck+FM, Daniele Biagini), oppure versioni meno note di brani già editi (Rinf, Ultramarine, Steven Brown). È
un omaggio con uno sguardo contemporaneo all’intensità di quell’epoca.

At the end of Modernity? viene pubblicato nel solo formato vinile abbinato a digital download (mp3), in tiratura limitata e numerata di 350 copie. Distribuzione esclusivamente on-line. Per acquisto scrivere a: contact@lacerba.eu. In occasione della presentazione di Firenze, il disco sarà in vendita esclusiva da IBS, da sabato 5 aprile, pomeriggio, a lunedì 7.

Lato A

Pankow | Follow me
Autunno 1982: Pankow registrano “Wither” per il singolo allegato a FREE8212. Un altro loro brano, “We are the joy”, è apparso appena qualche mese prima sulla compilation di Rockerilla “Gathered”, seminale raccolta che fotografa la scena post punk italiana al suo esordio. Malgrado lo status di formazione di culto raggiunto in tempi brevissimi, di lì a poco il gruppo si scioglie ed inizierà un nuovo differente percorso con Alex Spalck alla voce. “Follow me” è un brano inedito dell’81 registrato da FM al Polar SSS.

Twin Vision | The rites of passage
I primi contatti internazionali di IDL – volti alla realizzazione dei dischi allegati a FREE – sono con formazioni della scena industriale post Throbbing Gristle fra cui Nocturnal Emissions, Die Form, Portion Control, Coil. Durante una visita londinese presso lo squat dove vivono i componenti di SPK – formazione di riferimento di questa scena – viene raccolta una lunga intervista a Dominik Guerin successivamente pubblicata su FREE8303. Dominik sta per lasciare il collettivo per dedicarsi al progetto parallelo della video label Twin Vision e, inaspettatamente, ci invia una propria composizione “The rites of passage”, brano etno-rituale dalle sonorità arcaiche. Non trovando una collocazione all’interno del catalogo IDL, “The rites of passage” è rimasto ad oggi inedito.

Rosemary’s Baby | rehearsal #1
Filiazione del Temple of Psychic Youth di Genesis P-Orridge, i Rosemary’s Baby rimangono una delle formazioni più discusse della scena sperimentale italiana. Alimentando una propria mitologia attraverso il mistero e la distanza, gli ex membri della formazione non amano parlare del proprio passato e non hanno mai ristampato i loro due lavori pubblicati su vinile, “Love Songs” (1985) e “Andrew Woodhouse” (1986). “rehearsal #1” è un lungo brano inedito diviso in tre movimenti, unica testimonianza di una collaborazione su disco fra Rosemary’s Baby e Psychic TV, programmata ed già inserita nel catalogo IDL ma naufragata poco prima di entrare in sala d’incisione.

Federico Fiumani | Cult | Same | Punk
1983: Federico Fiumani pubblica con IDL la sua prima raccolta di poesie “Neogrigio”. L’edizione, in sole trecento copie numerate e firmate dall’autore, è oggi ricercatissima dai collezionisti. Nel 2013 Federico interpreta per chitarra e voce tre di queste composizioni. Una rilettura intensa e carica di suggestione.

Alex Spalck+FM | Nachruf
“Nachruf” è un testo poetico di Alex Spalck del 1981. Alex iniziava allora il suo percorso artistico con la band fiorentina Virus Polyactive, creando parallelamente testi immaginifici ispirati a Rimbaud e Bukowski e collaborando con la fanzine FREE. Nel 2013 – in preparazione della raccolta “At the end of Modernity?” – IDL invita Alex a interpretare il più espressionista di questi testi, “Nachruf”, con la sonorizzazione di FM dei Pankow. Alex Spalck vive oggi in Australia dove lavora come operatore sanitario.

Lato B

Rinf+Sherwood | Bang reaction
Nell’estate del 1986 Adrian Sherwood vola a Firenze per dar forma al sound di un locale gruppo punk-funk, i Rinf. Adrian è un produttore già molto celebre nel Regno Unito. Oltre alle produzioni targate con il proprio marchio On-U Sound, ha all’attivo decine di remix per gruppi mainstream come Depeche Mode e Simply Red. I Rinf sono alla ricerca di una nuova identità e con Adrian condividono un temperamento energico e diretto. La session fiorentina si concluderà con una trasferta a Londra per il mix finale di due 12” di un originale electro rock-dub. “Bang Reaction” è il brano che meglio rappresenta la doppia angolatura dell’energia sonora di questa collaborazione.

Ultramarine | Softspot
All’inizio degli anni novanta gli Ultramarine combinando generi diversi –  attitudine che li porterà a collaborare fra gli altri con Robert Wyatt e Kevin Ayers – contribuiscono a ridisegnare i confini della musica elettronica inglese. Nel 1989 IDL è in procinto di pubblicare il loro album d’esordio “Wyndham Lewis” ma il progetto viene accantonato per il disinteresse del distributore. “Wyndham Lewis” di lì a poco è edito dalla belga Les Disques Du Crepuscule, dando inizio al loro lungo ed influente percorso di ricerca. Su invito di IDL Paul e Ian contribuiscono a At the end of Modernity? con una nuova versione del loro classico “Soft Spot”.

Minox+Blaine Reininger | Limboland
“Limboland” segna l’incontro in studio tra Blaine Reininger dei Tuxedomoon e i Minox che in quel momento stanno registrando il loro nuovo album “MondoMinox”. La canzone nasce quasi per gioco, con un ispirato Blaine che scrive di getto il testo che poi canterà. E’ un’ironica parabola nera strutturata su di un movimento rotatorio, accompagnata dal violino incantatore di Blaine e sostenuta dall’alternarsi di cassa e rullante. In distanza i balcani, la patchanka, le feste gitane. “Limboland” subirà la stessa sorte di “MondoMinox”.

Minox | Marching
Nell’estate 1989 Minox – con l’aiuto tra gli altri di Blaine Reininger, Luc Van Lieshout, Gilles Martin, Riccardo Tesi – lavorano alle registrazioni di “MondoMinox”, seguito del loro acclamato album d’esordio “Lazare”. In questo ultimo scorcio di anni ottanta la musica sta cambiando e le atmosfere noir e auto indulgenti di pochi anni prima lasciano spazio a sonorità dove generi ed umori iniziano a mescolarsi. “MondoMinox” non verrà mai pubblicato a causa del crack finanziario del distributore. Nei nastri conservati per tutti questi anni si può ascoltare un’ispirata “Marching”, che celebra gli scioccanti avvenimenti di Piazza Tienanmen accaduti il giugno precedente.

Daniele Biagini | Winter song
Quando uscì “Lazare” dei Minox – realizzato con la produzione e collaborazione di Steven Brown dei Tuxedomoon – il brano “Psiche” catturò immediatamente l’attenzione degli ascoltatori per la sua lunghissima ed atmosferica introduzione pianistica. Daniele Biagini ne era il giovane e virtuoso interprete. Musicista riservato ma di grande talento, come testimoniato anche da “Winter Song” riscoperta in un demo casalingo inciso nel 1988 e da allora dimenticato. Nel 2013, invitato da IDL, Daniele ha nuovamente arrangiato e registrato “Winter Song” appositamente per questa raccolta. Oggi Daniele Biagini fa parte del quartetto Cameristico di Riccardo Tesi.

Steven Brown | Vedrai vedrai
Grazie alla prospettiva dei venticinque anni trascorsi dalla sua prima pubblicazione, appare chiaro quanto  “Brown Plays Tenco” (1988) sia un disco  sospeso nel tempo, contenente lo spirito di epoche diverse narrato con il linguaggio universale di un amaro romanticismo in bassa fedeltà. E’ l’epica del quotidiano confronto con la vita, dei sentimenti più banali e profondi. La noia, lo sbando, la separazione, l’abbandono, la mancanza di desiderio, l’amore negato, la fuga nel ricordo, la felicità distante. Temi della generazione post-punk che infine, superata la frattura del ”qui e ora”, attraverso l’interpretazione di Steven Brown scopre un artista caro alla generazione dei genitori. “Vedrai vedrai”, in una versione particolarmente intensa, è stata registrata dal vivo la notte dell’8 Luglio 1988 al Festival delle Colline di Firenze.

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Su Industrie Discografiche Lacerba e FREE
http://www.sullamaca.it/musica/free-da-fanzine-a-rivista-contenitore-paolo-cesaretti-e-la-firenze-all%E2%80%99inizio-degli-anni-ottanta/



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