Le aste di giugno da Pandolfini

Casa d’Aste Pandolfini
Aste giugno 2010
Firenze, Palazzo Ramirez-Montalvo

Lunedì 14 giugno
ore 15.30
Arte Moderna e Contemporanea
ore 17.30
Dipinti, disegni e sculture dei secc. XIX e XX

Martedì 15 giugno
ore 15.30
Mobili, arredi e oggetti d’arte antichi

Esposizione:
da mercoledì 9 giugno a domenica 13 giugno 2010
Orario 10 – 13 e 14 – 19

Due importanti appuntamenti, nel mese di giugno, alla Casa d’Aste Pandolfini di Firenze. Lunedì 14 andranno all’incanto, in due tornate, Arte Moderna e Contemporanea e Dipinti, disegni e sculture dei secc. XIX e XX mentre martedì 15 sarà  la volta di Mobili, arredi e oggetti d’arte antichi.

Arte Moderna e Contemporanea e Dipinti, disegni e sculture dei  secc. XIX e XX

Si inizia con un ricco catalogo dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea che comprende circa 200 lotti. L’opera Segnaletico n.2 di Mario Schifano (Homs 1934 – Roma 1998), smalti su carta applicata su tela, firmata, titolata e datata sul retro, del 1961, è tra i toplot di questa tornata. La sua importanza è data non solo dalla sua prestigiosa provenienza, Arco d’Alibert – Studio d’Arte Mara Coccia di Roma, dalle dimensioni e dalla rarità, ma anche dal fatto che rappresenta uno dei momenti più intensi e significativi del percorso artistico di Schifano, distintivo tanto della perfetta sintonia dell’artista con il prolifico contesto artistico degli anni ’60, quanto dei presupposti stessi della sua produzione artistica (stima 70/10.000 euro).
Riscoperta dopo numerose traversie, è la bella e preziosa Cariatide del 1913 di Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920), matita grassa su carta applicata su cartoncino, la cui autenticità è stata confermata dagli Archivi Legali Amedeo Modigliani e da Jeanne Modigliani. Portata in Argentina probabilmente negli anni ’20/’30, è ritornata in Italia, forse negli anni ‘50/’60, grazie al felice intuito di un’eccentrica e raffinata collezionista lombarda la quale l’ha gelosamente custodita sino ad oggi (stima 30/40.000 euro).
Di Lucio Fontana (Rosario de Santa Fè 1899 – Comabbio 1968), troviamo uno dei suoi caratteristici Concetto spaziale, graffiti e strappi su carta assorbente applicata su tela, firmato, eseguito tra il1966-67, opera archiviata presso la Fondazione Lucio Fontana al n. 2769/1 (stima 30/40.000 euro), di Fernandez Arman (Nizza 1928 – New York 2005), Senzatitolo, inclusione di matite e resina su plexiglass, firmato e datato NY ’82 (stima 40/50.000 euro) e di Nicola De Maria (Foglianise 1954) Eternità, olio su tela, firmato e titolato sul retro (stima  40/50.000 euro). Alighiero Boetti (Torino 1940 – Roma 1994) sarà presente con tre opere, una grande carta Abeeeghiiloortt, firmato, ed eseguito nel 1980 (stima 15/20.000 euro), e due ricami, entrambi del 1988, Tra il cielo e la terra (stima 12/18.000 euro) e Cinque per cinque venticinque (stima 10/15.000 euro), firmati sul retro. L’autenticità di ognuna di queste opere è stata confermata su fotografia dall’Archivio Alighiero Boetti.
Si prosegue con  opere come Pietra santa assente di Luigi Ontani (Grizzana Morandi 1943), un acquarello e china su cartoncino (stima 15/20.000 euro), l’assemblaggio polimaterico di Ben Vautier, Artistes gardez la ligne del 1989 (stima 6/8.000 euro), The flow – arrival of the rainbow children series, digital C print diasec, cm 100×100, es. 2/5, del giovane Micha Klein (Harderwijk 1964), firmata e datata 2000 (stima  4/6.000 euro), e il più noto Liquore Strega, collage su cartoncino del 1928 di Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960), già pubblicato nel volume del 1996, Futurismo e Meridione di Enrico Crispolti e nel catalogo della mostra, Depero Futurista. Grafica e Pubblicità, tenutasi a Villa Antonini a Bellinzon nel 1989, a cura di Maurizio Scudiero (stima 8/10.000 euro).
Non si può non menzionare la splendida Natura morta grigia di uno dei più aristocratici pittori italiani, Felice Casorati (Novara 1883 – Torino 1963), olio su cartone applicato su tela, pubblicato nel catalogo generale delle opere dell’artista, pubblicato nel 2004, a cura di Giorgina Bertolino e Francesco Poli, (stima 15/20.000 euro). Nel catalogo troviamo anche nomi come Mimmo Rotella, Piero Gilardi, Dova con un importante quadro di  degli anni ’50, Lindstrom, Crippa, Chia, Dorazio, Afro, Vedova, Penck e Kounellis.

Nella seconda parte del pomeriggio, a partire dalle 17.30, saranno battuti Dipinti, disegni e sculture dei  secc. XIX e XX con circa 200 lotti in vendita. Tra dipinti di questa sessione, spiccano in particolare la bella Fanciulla in costume con pelliccia, di Giovan Battista Costa (Rapallo 1858 – Genova 1938) (stima 40.000/50.000 euro), un olio su tela  del 1918 di  Ruggero Focardi  (Firenze 1864 – Quercianella 1934) dal titolo Il ritorno dai campi (campagna viareggina) (stima 55/60.000 euro), Torre del lago di Angiolo Tommasi (Livorno 1858 –  Torre del Lago 1923) (stima 20/25.000 euro) e infine San Pietro, opera del 1918 dell’artista romano Pio Joris (Roma 1843 – 1921) (stima 10/15.000 euro).

Arredi, Mobili Antichi e Oggetti d’Arte

Per l’appuntamento di martedì 15 giugno, il catalogo dell’Antiquariato propone un nucleo di oggetti, mobili e dipinti proveniente da numerose proprietà private.
Tra gli oggetti d’arte, si individua un bel nucleo di ceramiche antiche e del Novecento. Di Gio Ponti, troviamo una Coppia di formelle, del 1920 circa, in ceramica fondo bianco decorate da vaso di fiori con farfalle ed insetti in nero, entro cornice, con sul recto firma dell’autore e sul verso il marchio Richard Ginori San Cristoforo Milano Made in Italy (2)  (stima 2.400/3.000 euro). Sempre del 1920 è la statuina modellata a Pierrot di Francesco Nonni e Paolo Zoli, in ceramica policroma, con sulla base il marchio Z entro sole fiammato e scritta Faenza (stima 5.500/7.000 euro). Il Grande piatto, a firma Focaccia, Astorre e Melandri, Faenza made in Italy, MF, del1922-1931, è realizzato su disegno di Giovanni Guerrini, in ceramica fondo bianco interamente decorata nei toni dell’oro, del blu e del marrone a tralci d’uva e rondini (stima 4.500/5.000 euro). Fra le porcellane, di notevole pregio un servito di piatti Manifattura Ginori del  1820 circa (stima 40.000/50.000).

Nella sezione dedicata ai mobili  eccelle un cassettone a ribalta genovese, della metà del secolo XVIII, a forma di urna, in palissandro, gambe mosse e piedini con scarpette in bronzo cesellato (stima 25.000/30.000 euro). Di pregevole e fattura è una console, di origine lucchese, periodo Impero, inizi del XIX sec., in ciliegio con parti intagliate ed ebanizzate, piano rettangolare in marmo bianco, un cassetto nella fascia, eleganti sostegni anteriori modellati a delfini con le code sollevate, sottopiano quadrangolare, e piedi intagliati in foggia ferina (stima 8.000/10.000 euro). Indichiamo inoltre quattro seggioloni, Italia settentrionale, della fine del XVII sec., in noce intagliato, spalliera rettilinea, braccioli a giorno su sostegni a tortiglione, gambe riunite da doppie traverse tortili, ricoperti in cotone giallo (stima 4.000/5.000).

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