Le aste di giugno da Pandolfini

Casa d’Aste Pandolfini
Asta

Martedì 18 giugno 2013, ore 16
Arte moderna e Contemporanea

Mercoledì 19 giugno 2013, ore 11 e ore 15
Arte Orientale e Reperti Archeologici

Esposizione:
Firenze, Palazzo Ramirez-Montalvo
da venerdì 14 a lunedì 17 giugno
Orario 10 – 13 e 14 – 19

Prima della chiusura estiva, nel mese di giugno, la casa d’aste Pandolfini propone due importanti appuntamenti. Il 18 con l’Arte moderna e Contemporanea e il 19 con l’Arte Orientale e i Reperti Archeologici. Le due vendite si terranno come sempre locali di Palazzo Ramirez Montalvo, in borgo degli Albizi 26, quella di Arte Moderna e Contemporanea alle ore 16 del 18 giugno, quella di Arte Orientale alle ore 11 del 19 e quella di Reperti Archeologici, alle ore 15, sempre del 19 giugno.  L’esposizione dei lotti inizierà venerdì 14 giugno per chiudersi lunedì 17, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.


Nella sessione dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, saranno proposti circa 120 lotti attraverso i quali si ricostruisce il percorso dell’arte italiana che partendo dagli anni Trenta, splendidamente rappresentati da importanti opere di Filippo de Pisis (Natura morta marina 1930, olio su tela, cm 66.5×95 stima € 30.000/40.00), Ottone Rosai (Al caffè 1937, olio su tela, cm 75×65 stimato € 35.000/45.000) e Fortunato Depero (Figure bizantine 1938, tempera su cartone, cm 53×46 stimato € 12.000/18.000), giunge alle avanguardie contemporanee presenti con alcune rilevanti opere dei loro principali interpreti: Carla Accardi, Afro Basaldella, Enrico Baj, Gianni Colombo, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Emilio Isgrò, Mario Nigro, Pino Pascali, Arnaldo Pomodoro, Mauro Reggiani, Mimmo Rotella, Emilio Scanavino. In questo contesto una particolare menzione la merita il Concetto Spaziale di Lucio Fontana del 1962, olio buco e graffiti su tela, 60X50 cm, stimato 220.000/280.000 euro.

Per l’Arte Orientale, il secondo giorno, il catalogo presenta circa cento di lotti. Di grande interesse una serie di sculture in bronzo raffiguranti Budda assisi e teste di Buddha in bronzo e bronzo dorato, sia di area indiana e del sud est asiatico, che di area tibetana e cinese.  Tra le altre ne segnaliamo una tailandese dei secoli XVI-XVII, in bronzo su base di marmo, alta 6 centimetri e stimata 7/9.000 euro (figura 1003-2003) e una più tarda, sempre proveniente dalla Thailandia, del regno Lanna, risalente ai secoli XVII-XVIII, alta 35 cm e stimata 4.500/5.500 euro. In catalogo anche oggetti in avorio, giada e porcellana. Bellissima la Placca cinese dei secoli XIX-XX in avorio, finemente intagliata all’interno con la raffigurazione di Avalokitesvara dalle undici teste e mille braccia e il Bodhisattva della compassione, e dipinta all’esterno con un una paesaggio montano con personaggi, stima 1.500/2.000. Interessante infine un nucleo di snuff bottles, in porcellana, vetro e pietre dure.

In chiusura, il 12 giugno, ci saranno i Reperti Archeologici, presenti in catalogo con oltre 300 lotti. Tra gli altri, segnaliamo un interessante nucleo di reperti egiziani tra i quali si evidenzia un’importante scultura di cinocefalo seduto in basalto nero databile all’Epoca Tarda (664-30a.C.) di livello qualitativo museale, stimato 25.000-35.000 euro, un bel cartonnage pertinente ad una mummia femminile di epoca Tolemaica (334-30 a.C.) in perfetto stato di conservazione, stimato 3.000/4.000 euro.

Nel settore dell’archeologia del Vicino Oriente spicca un’importante raccolta di reperti provenienti da un collezionista veneziano che spazia dalla Valle dell’Indo, con numerose statuette antropomorfe stilizzate, a sigilli sumerici, persiani e accadici in pietre semipreziose, a tavolette con iscrizioni cuneiformi per arrivare a gioielli ed elementi decorativi di epoca gota e longobarda. Si segnala una collana in ambra incisa che costituisce ancora oggi un bell’ornamento per una signora (stima 3.000/4.000 euro).

Sarà inoltre presentato un bel gruppo di oggetti in vetro di produzione per lo più siriana di epoca romana. Il mondo greco sarà invece rappresentato da numerosi esemplari di vasi attici del V secolo e da un nutrito gruppo di ceramiche magno greche fra le quali spiccano i vasi di produzione apula, molto apprezzati dal pubblico odierno. Ben rappresentata è anche la produzione in bronzo con oggetti di uso comune e piccola statuaria e soprattutto con un elmo ed una coppia di schinieri la cui presenza è molto rara anche nelle aste internazionali.

Il mondo etrusco è invece testimoniato da oggetti in bucchero di qualità particolarmente elevata fra i quali si possono segnalare tre calici con sostegni “a piangenti” dichiarati di eccezionale importanza archeologica e notificati dalla Soprintendenza della Toscana, e da un coperchio di sarcofago raffigurante il defunto a grandezza naturale disteso sulla kline proveniente dall’Etruria meridionale; il sarcofago conserva ancora oggi parte dei colori originali ed è stimato 12.000/15.000 euro.

La scultura è rappresentata da una bella statua ellenistica di bambina seduto in marmo bianco proveniente dal mercato internazionale, stimata 20.000/30.000 euro; da una grande urna cineraria in marmo ancora completa del suo coperchio e riccamente decorata a volute vegetali e grandi teste di satiro in altorilievo, stimata 25.000/35.000 euro; da una testa di Pan in marmo inserita su un busto neoclassico, con stima di 10.000/15.000 euro e da un trapezoforo in marmo bianco modellato a pantera proveniente dalla collezione degli antiquari Romano che è stato esposto nella mostra del 2011 Le stanze dei tesori. Collezionisti e antiquari a Firenze tra Ottocento e Novecento (stima 3.500/4.500 euro). Chiude la sessione della scultura un bassorilievo in pietra altomedievale raffigurante un pellegrino a cavallo con stima di 5.000/8.000 euro.

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