“Mangiarsi le parole”, tra letteratura e gastronomia

MANGIARSI LE PAROLE
Un festival un po’ letterario e un po’ enogastronomico

ottava edizione
Livorno, Fortezza Vecchia
30 ottobre – 2 novembre 2009

Fra lettere e fornelli, raffinatezze verbali e prelibatezze culinarie, torna anche quest’anno, per l’ottava volta, “Mangiarsi le Parole”, il festival un po’ letterario e un po’ enogastronomico, promosso e organizzato dall’associazione culturale Valdemar, dall’associazione Site Transitoire e da Vyno. Realizzato grazie al contributo del Comune di Livorno, della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno e con il patrocinio della Provincia di Livorno, il festival si terrà alla Fortezza Vecchia, dal 30 ottobre al 2 novembre 2009. Scarica tutto il programma

La letteratura da un lato, la gastronomia dall’altra, ma di comune accordo e in stretta sintonia, senza che l’una prevalga sull’altra o che venga prima dell’altra. L’abbinamento è solare e sfizioso, il contatto ad alto contenuto verbale e calorico, il rapporto seducente e imprevedibile. È questa la ricetta di Mangiarsi le Parole, una rassegna che può vantare ben due primati: è il primo nato tra i festival letterari della Toscana e il primo sul territorio nazionale ad abbinare la proposta letteraria con l’offerta enogastronomica.
Libri, lettura, scrittura, autori, chef, gastronomia, cibo, vino, sommelier, degustazioni, ospiti in cattedra e in cucina, tutti insieme appassionatamente finiscono nel grande contenitore di Mangiarsi le Parole, che abita il luogo-simbolo di Livorno, la Fortezza Vecchia appunto, spazio aperto e modulare utilizzato come contenitore per incontri, confronti, spettacoli, dimostrazioni, musica, video, proiezioni, punti ristoro, punti vendita, sale di esposizione, laboratori, letture, info-point e altro ancora.
Per questa edizione 2009 sono state individuate due macrotematiche: la Malinconia e l’Ironia, assi portanti e rotanti di un cartellone forte di una quarantina di appuntamenti. Variamente distribuiti e intrecciati senza soluzione di continuità, lungo una passerella che si apre sulle finestre di un’unica scacchiera, trovano posto tra i tanti ospiti, Tiziano Scarpa (vincitore dell’ultimo Premio Strega) in compagnia del super specialista vivaldiano Federico Maria Sardelli, e poi Oliviero Beha, Beppino Englaro, Adriana Pannitteri, Alfonso Maurizio Iacono, Antonio Prete.
Tra gli eventi più direttamente legati all’enogastronomia, sono da segnalare l’intervento di alcuni chef di grido nel panorama nazionale come Luca Landi (Lunasia), Cristiano Tomei (L’Imbuto), Loretta Fanella (già capo pasticciera a El Bulli di Ferran Adrià, ex Cracco Peck, ex Pinchiorri). E poi una DolceFesta con il “cuoco nero” Maurizio Santin, la presentazione della Guida Vini d’Italia dell’Espresso, un doppio tavolo di confronto tra vitigni autoctoni italiani.
La parte spettacolare prevede fra l’altro la prima nazionale di “Malincomico” di e con Paolo Migone, un concerto di Luca Faggella dedicato a Morrissey (la voce dei leggendari Smiths), una festa di Halloween che il sabato sera invaderà tutta la Fortezza, un concerto jazz, alcuni reading e gli immancabili e attesissimi appuntamenti con le Cene con Delitto.
Un festival che non si fa mancare niente insomma: sforna una novità editoriale, spilla un’ottima annata di rosso e sfoglia le intriganti pagine di un libro, intreccia il piacere della buona tavola con quello della sana lettura, insegna a riconoscere un vino e a scrivere un racconto, dimostra dal vivo come si fa a irrobustire di spezie, aromi e profumi una pietanza e a condire di parole, metafore e allegorie una trama narrativa.

La manifestazione gode anche del supporto e della collaborazione della Fondazione Goldoni, dell’Istituto Musicale Mascagni, della Biblioteca Labronica, del Museo Fattori, della Sede livornese della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori), dell’Associazione Sequenze / Cultura, di Vino Parlante e di Phaedora.

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