Ludovico Einaudi in concerto

Teatro Politeama Pratese
AUTORI IN MUSICA 2007/2008
Venerdì 18 aprile 2008, ore 21.30

Dopo le tappe giapponesi ed indiane Ludovico Einaudi approda Prato, al Teatro Politeama, con un concerto per piano solo, venerdì 18 aprile.
Pianista e compositore tra i più conosciuti e celebrati, non solo in Italia, Einaudi è tra le figure di punta della musica contemporanea europea, e svolge ormai da anni un’intensa attività concertistica sia come solista che con diverse formazioni strumentali. In questa tourneè Einaudi presenta brani tratti da tutti i suoi album, ma soprattutto da Divenire, opera del 2006, definita dalla critica come il suo album della maturità.

Dalla fine del 2006 Ludovico Einaudi inizia un tour, fortunato e pressoché infinito, che lo porta in giro per l’Europa e gli offre spunti per collaborazioni inedite e sempre più stimolanti, in bilico tra suoni colti e avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
Divenire è il racconto di un lungo viaggio “in divenire”, appunto, tra atmosfere rarefatte e suoni eterei: «ha avuto una genesi lunga – spiega Einaudi – iniziata nel 2002 quando fui invitato dal Festival “I Suoni delle Dolomiti” a scrivere una composizione da eseguire su un altopiano a 2000 metri davanti alle Pale di San Martino: una suite per pianoforte, due arpe e orchestra d’archi ispirandomi al ciclo di tre quadri di Segantini La vita, la natura, la morte…. Dopo quell’esperienza ho fatto tante altre cose, ma ho sempre pensato che prima o poi avrei voluto sviluppare quell’idea in modo più ampio… Sono nati molti altri brani, un work in progress che il pubblico ha potuto seguire nella loro evoluzione e che nel tempo ha preso una forma definitiva».

Biografia
Dopo studi classici e di avanguardia, modella il suo stile compositivo attraverso una serie di collaborazioni con il teatro e la danza. Time Out (1988), performance di teatro-danza concepita con lo scrittore Andrea De Carlo e rappresentata dalla compagnia americana ISO Dance Theatre; e Salgari (Per terra e per mare) (1995), opera-balletto commissionata dall’Arena di Verona con testi di Emilio Salgari, Rabindranath Tagore, Charles Duke JR e presentata in prima mondiale sempre all’Arena con la coreografia di Daniel Ezralow e le scene dello statunitense Jerome Sirlin.
L’album Le onde (1996) rappresenta un momento essenziale nella carriera di Einaudi, al suo primo lavoro solista vero e proprio. ‘Stanze’ (1990) raccoglie infatti 16 composizioni a sua firma, ma l’interpretazione era stata affidata all’arpa elettrica di Cecilia Chailly.
Con Le onde Einaudi assembla e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf; Il disco, concentrato di quel suono circolare, raffinato e minimalista che lo porterà al successo, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica.
Nel 1999 arriva Eden Roc, che prosegue la ricerca sull’approfondimento della canzone strumentale iniziata con Le onde, con l’aggiunta di un quintetto d’archi. Il lavoro è caratterizzato dalla collaborazione con l’armeno Djivan Gasparijan, maestro indiscusso del duduk (piccolo oboe in legno di albicocco).
Dove inserire i cd di Einaudi in un immaginario negozio di dischi? «Non saprei – rispondeva all’epoca. In qualche modo i reparti di musica classica hanno un che di morto e sono troppo legati al passato. Preferirei trovare spazio in un ambiente più mescolato, al di fuori dei generi».
Una curiosità: i suoi punti di riferimento spaziano dai Beatles e i Radiohead a Luciano Berio, da Miles Davis a Bob Dylan passando per Henryk Gòrecki e Philip Glass.
Sul finire del 2001 escono I Giorni: 12 brani per piano solo, che si traducono in «una sorta di riflessione in musica», sulla scia di un viaggio africano. «Un giorno, un po’ di tempo fa, durante un soggiorno nel Mali ero in macchina con un amico, Toumani Diabate, celebre virtuoso della kora, quando all’improvviso ho sentito una musica incantevole. Un’antica melodia del 1200. Tornato a casa per la registrazione del mio nuovo disco, ho cominciato a improvvisare ripensando a quella musica dolce e malinconica e così ho vinto il mal d’Africa».
In Mali, per la precisione vicino all’oasi di Essakane, ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del ‘Festival au Désert’, la ‘Woodstock delle musiche del mondo’, celebrazione della cultura del popolo Tuareg del Sahara. Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko, altro mostro sacro della kora. Un brano di quella performance dal vivo, Chameaux, sarà inserito nel disco dal vivo Le Festival au Désert. Einaudi inviterà poi Sissoko in Italia per una serie di concerti su repertorio di temi maliani da cui nascerà l’album Diario Mali, poi ripubblicato nel 2006.
Nel 2003 in Gran Bretagna esce Echoes (The Einaudi Collection), una raccolta di successi dei suoi primi album da solista, che venderà oltre 100 mila copie. Nello stesso anno incide il doppio live LaScala: Concert 03 03 03 al Teatro degli Arcimboldi di Milano, che contiene anche un omaggio al rock con Lady Jane dei Rolling Stones.
Una mattina, il primo album per la britannica Decca, nell’autunno del 2004, schizza subito al primo posto delle charts britanniche della classica. Einaudi prosegue la sua ricerca intorno alla ‘canzone strumentale’ applicando l’approccio colto ai temi e alle forme della musica popolare. E forse questa è una delle eredità che provengono dal periodo passato ‘a bottega’ con Luciano Berio. A colpire nel segno le melodie ondulatorie in continuo movimento, fra accelerazioni improvvise e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari e ‘positive’.
Da quel momento, inizia un tour, fortunato e pressoché infinito, che porta Ludovico Einaudi in giro per l’Europa e gli offre spunti per collaborazioni inedite e sempre più stimolanti, in bilico tra suoni colti e avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
Nell’autunno 2006 è uscito Divenire, ultimo capitolo discografico.

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Tel. 0574 603758 – Fax 0574 445580
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Costo biglietto:
platea I settore: 15 euro + 2 euro di prevendita
platea II settore e galleria: 13 euro + 2 euro prevendita

Orari della biglietteria:
dal martedì al sabato: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30
chiuso il lunedì (salvo eccezioni che saranno comunicate).

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